Caffè Costadoro si lancia nel franchising
Caffè Costadoro si lancia nel franchising
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Ha aperto recentemente, dopo il negozio di Genova Piazzetta Banchero, partito ai primi di giugno, Costadoro Social Coffe Torino, ubicato in centro, nella galleria commerciale delle Officine S di corso Mortara 24.
Si tratta, per l’azienda piemontese - produttrice di caffè di alta gamma attiva in più 40 Paesi -, del primo franchising, che sarà replicato in Italia e all’estero: e infatti è previsto, a breve, lo sbarco nel Principato di Monaco.
Molto interessante la collocazione, visto che le Officine S, accanto al Parco Dora, sono la nuova food hall del capoluogo piemontese, dove Snos (Società nazionale officine di Savigliano) sta portando a nuova vita un lotto già occupato dalle Officine Savigliano, ex fabbrica di treni e carpenteria metallica, per farne uno spazio dedicato all’alimentare, all’intrattenimento e alla cultura gastronomica.
Secondo i giornali locali si attende, entro dicembre, l’apertura del 70% delle attività di vendita e ristorazione, con la creazione, a regime, di 400 nuovi posti di lavoro. La galleria ospiterà una quarantina di insegne, fra le quali tre medie superfici, su una Gla totale di 12.600 mq, servita da oltre 1.000 posti auto.
Tornado a Costadoro Social Coffee, va detto che si tratta di un vero e proprio luogo dedicato alla cultura di questa bevanda e destinato soprattutto a chi vuole andare oltre la semplice consumazione, apprendendo notizie interessanti sulla materia prima e sulle sue modalità di torrefazione e preparazione.
“Vogliamo continuare a promuovere la nostra competenza in ciò che facciamo da 131 anni e, al tempo stesso, diffondere la cultura del caffè, facendo formazione a chi vuole avvicinarsi a questo mondo e rendendo più consapevole il cliente finale”, commenta Giulio Trombetta, amministratore delegato dell’impresa torinese.
A Costadoro Social Coffee il barista dialoga con il cliente, spiegandogli le caratteristiche del caffè che gli sta proponendo, ma anche come e con quali strumenti lo realizzerà. Vengono proposte le nuove metodologie di preparazione e consumo e si possono degustare le miscele biologiche, i mono origine e mono origine speciali nelle varie estrazioni: dall’espresso al filtro, dal brew (estratto a freddo) al drip coffee (caffè lungo all’americana)...
Dal punto di vista architettonico il locale è realizzato in uno stile industriale - con legno, ferro, tubi -, coniugato però con elementi che rimandano alla sostenibilità: dal legno ai licheni stabilizzati, utilizzati per l’insonorizzazione e la depurazione dell’ambiente, alle poltrone vintage originali, fino ai bicchieri da asporto, in materiale al 100% compostabile.
Grazie alla collaborazione con la startup genovese Alos, il Social Coffee torinese è dotato di menù accessibili tramite comunicazione aumentativa alternativa, basata su simboli e immagini. È inoltre possibile interagire con il personale di sala utilizzando tablet equipaggiati con il software ALOSpeak. L’obiettivo è dare un supporto a bambini e adulti con bisogni comunicativi complessi, legati a disturbi del neurosviluppo. È disponibile, infine, uno speciale menù in Braille, che Costadoro ha redatto in collaborazione con la Polisportiva Uici Torino (Unione italiani ciechi e ipovedenti).
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