Alice Pizza allarga la rete con dieci aperture in Italia
Alice Pizza allarga la rete con dieci aperture in Italia
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Con la ripresa della ristorazione – salvo la limitazione del green pass per i consumi al chiuso, serviti al tavolo - le catene sono sempre più spesso al centro delle cronache, specie per lo sviluppo rete.
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Così Alice Pizza, colosso della pizza al taglio - dal 2019 controllata al 70% da Dea Capital attraverso il fondo Idea taste of Italy – amplia un network già imponente, di 180 locali fra Italia ed estero: Malta, Spagna, Francia, Usa e dunque, per citare, San Giuliano di Malta, Madrid, Parigi e Batignolles, Philadelphia…
Il piano, per i mesi a venire, riguarda specialmente la nostra Italia, dove l’insegna ha in programma dieci opening distribuiti fra Roma, Milano, Torino…
La catena, nata nella Capitale nel 1990 da un’idea dell’imprenditore Domenico Giovannini non punta tout court sui siti di tipo prime – centri commerciali e vie ad alto traffico pedonale –, ma guarda anche a zone più periferiche per diventare la pizzeria di riferimento del quartiere, con un servizio importante grazie a un prodotto buono, artigianale e diversificato in 60 ricette.
Lo sviluppo, dal 2012, avviene anche in franchising, una formula ormai prevalente con 148 locali (di cui 4 all’estero), secondo i dati Confimprese.
Bene anche per le nuove assunzioni: nella sola rete diretta, da gennaio in poi, sono state reclutate 253 persone, mentre altre 200 si aggiungeranno entro la fine del 2021. E questo senza contare i posti creati dai franchisee.
Per Alice Pizza la formazione è una cosa seria: nel 2013 è stata fondata l’Accademia della Pizza, attiva a Roma e a Milano e dedicata a preparare i futuri pizzaioli del gruppo. A questo segue un periodo di training nel punto vendita.
E il trend? Come ha spiegato, al ‘Sole 24 Ore’, l’amministratore delegato, Claudio Baitelli, “attualmente la rete delle pizzerie Alice viaggia su un -10% rispetto al 2019. Abbiamo assistito a un forte recupero nel trimestre estivo, che porterà il secondo semestre a crescere del 40/50% sul primo semestre dell'anno. Prevediamo, che nel 2022, la rete, diretta più franchising, raggiungerà vendite nell'ordine dei 100 milioni di euro”.
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