di Claudia Scorza

In un anno incerto e difficile per disponibilità e inflazione delle materie prime e della spesa alimentare, Selex investe ancora di più sulla qualità, rafforzando il suo programma di verifica con le famiglie del Paese. Il Gruppo vuole raggiungere a fine 2022 una crescita del +5% per le marche del distributore, che lo scorso anno hanno registrato un fatturato alla vendita di 1,5 miliardi di euro.

«Abbiamo la necessità di ascoltare i consumatori oggi più che mai e di avere il loro giudizio in alcun modo filtrato: solo così possiamo continuare a migliorare», afferma Luca Vaccaro, direttore marche del distributore. «Proprio per questo è stato rafforzato il programma che coinvolge un nutrito paniere di consumatori in tutta Italia e mira a valutare le nostre referenze del canale retail, dai marchi base alle linee specialistiche e ai brand di fantasia. Attraverso un confronto “blind” con il leader di categoria possiamo identificare le aree di miglioramento o valorizzare i nostri punti di forza».

Le famiglie coinvolte nella valutazione ricevono i prodotti direttamente a casa e li recensiscono scevri da qualsiasi condizionamento di marca e prezzo. Ogni referenza appartenente alle mdd Selex – Selex, Consilia, Vale, Il Gigante – viene messa in discussione. Quest’anno il piano sarà ancora più articolato perché per ognuna delle 40 categorie in test ci sarà un match fra i prodotti del gruppo e il leader industria di marca, o un’altra marca del distributore. Il perimetro è stato inoltre allargato ai discount.

Saranno prese in esame tutte le categorie alimentari, compresi i freschi e i surgelati, così come la detergenza casa e l’igiene della persona. Gli esiti porteranno a modificare quelle referenze che non raggiungono lo standard qualitativo necessario. Entro la fine del 2022 Selex punta ad arrivare a 1.330 prodotti valutati da oltre 9.500 consumatori dall’avvio del programma.

«Si potrebbe pensare che siamo ossessionati dalla qualità, ma la verità è che se oggi i numeri raggiunti in termine di vendite sono così incoraggianti è grazie all’attività che è stata fatta fino ad oggi e che verrà ulteriormente ottimizzata nei prossimi due anni», prosegue Vaccaro.

È partito, infatti, il progetto di convergenza tra i quattro marchi del Gruppo Selex che rappresentano circa il 90% del giro d’affari e coinvolgono circa 500 produttori e fornitori (oltre il 95% dei quali italiani) per un totale di 7.400 referenze totali.

«L’obiettivo a fine anno è ambizioso, vogliamo mantenere l‘andamento di crescita del 2021 e, per farlo, dobbiamo lavorare ancora meglio considerando lo scenario socio-economico che stiamo attraversando», conclude Luca Vaccaro.