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Aldi all’85 per cento

Aldi all’85 per cento
Aldi all’85 per cento

Aldi all’85 per cento

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Luca Salomone

di Luca Salomone

Nel 2018 una delle maggiori notizie del mondo distributivo ha riguardato l’entrata di Aldi, tramite l’austriaca Hofer, che fa capo al ramo Sud del gruppo.

E oggi? «Oggi siamo presenti – risponde l’azienda - con 180 punti vendita distribuiti in sei regioni del nord Italia: Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, territori nei quali contiamo di consolidarci sempre di più».

Come in tutto il canale discount le marche private sono centrali: ma che quota rappresentano da voi?

L’85% del nostro assortimento, di cui l’80% è composto da prodotti alimentari provenienti da fornitori italiani selezionati, definiti da noi i “Custodi del gusto”. Possiamo affermare che si tratta di una proporzione estremamente rilevante anche nel panorama dei discount e, a maggior ragione, della Gdo in generale.

Diamo qualche totale…

Sono più di 2mila i prodotti Mdd, distribuiti su oltre 30 marche, dall’alimentare al non-food.

Quali categorie sono i veri best seller?

Tutte le nostre marche private sono apprezzate dai clienti, ma sicuramente tra queste sono nove le più rappresentative: “Regione che Vai”, espressione delle eccellenze gastronomiche italiane; “I Colori del Sapore” , con un ricco assortimento di frutta e verdura, succhi di frutta, minestroni, uova, riso, condimenti e conserve, fatti con materia prima italiana; “Bonlà”, la marca dedicata al latte e ai prodotti caseari realizzati con latte 100% italiano”; “Pan del Dì” per i panificati; “Il Podere”, che propone un ricco assortimento di specialità avicole, bovine, suine ed equine, lavorate in Italia; “Bio Natura”, pensata per offrire tutto il buono del biologico al prezzo Aldi; gli ittici sono protagonisti delle linee “Almare Seafood” e “Golden Seafood”, mentre con la linea “Gourmet” portiamo in tavola il gusto della cucina di alta qualità per gli amanti del gusto.

Su quali versanti punta l’innovazione?

L’assortimento di Aldi è in continua evoluzione, per rispondere ai nuovi trend di mercato ed è pensato per soddisfare al meglio le esigenze dei clienti, mettendo sempre al primo posto la qualità e la sicurezza alimentare. Un approccio applicato anche al nostro assortimento di prodotti ittici, per esempio, che soddisfano il gusto, rispettando l’ambiente grazie al trattamento responsabile delle risorse naturali. Importanti anche protein e vegan, in forte crescita. Infine, sicuramente grande ruolo continuerà a ricoprire il filone gastronomico italiano, con le nostre linee che valorizzano le tradizioni culinarie dell’Italia e i prodotti tipici.

Quale compito svolgono i fornitori italiani?

I nostri fornitori italiani sono un elemento chiave della nostra squadra. Il nostro obiettivo, sin dal nostro arrivo in Italia, nel 2018, è sempre stato di offrire al cliente locale il meglio dell’offerta tricolore. Per questo, lavoriamo tutti i giorni per costruire con loro, dopo averli selezionati con cura, un dialogo continuo e sinergico, che ci consenta di identificare tutti i possibili margini di miglioramento e risparmio sul prodotto. Inoltre, è molto importante il soddisfacimento di determinati requisiti: a integrazione dei parametri previsti per legge, i prodotti Aldi, in particolare quelli alimentari, devono soddisfarne ulteriori altri, definiti all’interno, per i quali si applicano, per noi e per i partner, valori di riferimento al di sopra dello standard.

È vero che anche le private label hanno risentito dell’inflazione? In che modo?

È innegabile che, nel corso degli ultimi mesi, l’inflazione abbia messo a dura prova il mondo retail, compreso il settore delle private label. Ciò che ha fatto e può fare la differenza sono le singole strategie dei player. Noi, in quanto Aldi, in aggiunta ai ribassi già praticati nel corso dell’anno, abbiamo fatto ancora un passo in più offrendo, già a partire dallo scorso ottobre, una selezione di oltre 200 prodotti essenziali come pasta, carne, latte, salumi, formaggi e pesce, accanto a referenze per l’igiene personale, la cura della casa e degli animali a prezzo bloccato, ma con la qualità di sempre. Un impegno che abbiamo via via potenziato, sino a raggiungere più di 300 prodotti fino a marzo 2024, per sostenere le famiglie in difficoltà con una spesa sempre conveniente.

In Italia la Mdd ha una quota ancora relativamente bassa rispetto ad altri Paesi, anche se il gap si sta rapidamente colmando. Come andrà in futuro?

Sì, sicuramente, in linea generale, il panorama italiano è, rispetto a quello di altri Paesi europei, ancora leggermente indietro per quanto riguarda la quota di private label (anche se noi, come detto, abbiamo un assortimento di prodotti Mdd pari all’85%). Tuttavia, va riconosciuto che, negli ultimi anni la marca del distributore è stata oggetto, e continua a esserlo, di un’importante crescita, favorita, a nostro parere, sia dallo scenario inflazionistico che stiamo vivendo, sia dallo sviluppo dei discount. La percezione di questo format di vendita sta cambiando: il consumatore che acquista prodotti PL in un discount non ha più la sensazione di sacrificare la qualità per la convenienza ma, anzi, è consapevole che è possibile conciliare i due aspetti.

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