Come ogni anno l'Istat rivede l'elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento della rilevazione dei prezzi al consumo e aggiorna le tecniche d’indagine.

Fa notizia, per questo 2018, il potenziamento della collaborazione con la Dmo: “La principale novità – riferisce l’istituto - è l'utilizzo dei prezzi registrati alle casse di ipermercati e supermercati mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data) dei beni per la cura della casa e della persona, provenienti dalla Gdo.

“La disponibilità di questa nuova fonte migliora ulteriormente l'accuratezza della stima dell'inflazione ed è frutto della cooperazione delle grandi catene del commercio al dettaglio e della collaborazione con Adm, Associazione della distribuzione moderna”.

Vediamo quali sono i prodotti che entrano ed escono, valida dimostrazione di quello che scende e che sale nel vissuto e negli stili di acquisto dei nostri connazionali. Nel 2018 si segnalano cinque ingressi: i raffinati vini liquorosi, due frutti esotici, avocado e mango, e due elettrodomestici ‘salvatempo’, come lavasciuga e robot aspirapolvere.

Fuori dal paniere, invece, telefonia pubblica, canone Rai e lettore Mp4, voci tutto sommato un po’ appannate e che non sono più nel cuore dei nostri connazionali.
Il canone Rai, obbligatorio e ormai accorpato con le utenze elettriche, è anche l’esponente di una formula televisiva che perde terreno sul digitale, almeno nelle fasce di popolazione giovani e informatizzate. Infatti si stima che, in Italia, l’utenza della tv online, dove opera comunque anche l’emittenza di Stato, sia intorno ai 19 milioni di individui.

“L'aggiornamento del paniere – sottolinea Istat - tiene conto delle novità emerse nelle abitudini di spesa delle famiglie, dell'evoluzione di norme e classificazioni e in alcuni casi arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati”.

Ricordiamo che, nel 2017, a fare notizia era stato soprattutto l’ingresso degli alimenti vegani e vegetariani, ma anche di birre artigianali, smartwatch, soundbar, dispositivi da polso per attività sportive, action camera. Erano state escluse invece le videocamere tradizionali, ormai inghiottite dal fenomeno smartphone.

Salgono moltissimo, in questo 2018, le quotazioni di prezzo utilizzate ogni mese per stimare l'inflazione che passano da 706.500 a oltre 4,5 milioni e provengono da una pluralità di fonti: 461.000 raccolte sul territorio, dagli uffici comunali di statistica e 153.000 direttamente dall'Istat; 3,84 milioni tramite scanner data; 63.700 dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Mise.

Nel paniere utilizzato nel 2018 per il calcolo degli indici Nic (per l'intera collettività nazionale) e Foi (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.489 prodotti elementari (1.481 nel 2017), raggruppati in 920 categorie, a loro volta raccolte ulteriormente in 404 aggregati.

Anche per il calcolo dell'indice Ipca (armonizzato a livello europeo) viene impiegato un paniere più vasto: 1.506 prodotti elementari (1.498 nel 2017), raggruppati prima in 923 voci e, poi, in 408 ‘famiglie’.