Il primo bilancio effettuato da Federdistribuzione-Confcommercio sul periodo natalizio appena trascorso è in linea con le previsioni degli esercenti. Nei punti vendita della grande distribuzione si è infatti confermata una propensione al consumo molto debole da parte delle famiglie, con acquisti effettuati all’ultimo minuto.

Nello specifico, gli alimentari hanno registrato un andamento positivo, soprattutto i prodotti locali e quelli tipici regionali. Per un valore complessivo di 15 milioni di euro, le vendite di strenne natalizie alimentari hanno subito un incremento di circa il 5% rispetto all’anno scorso a dimostrazione che, in un periodo non particolarmente favorevole, molti italiani hanno optato per regali utili come i pacchi contenenti specialità gastronomiche.

Buoni risultati anche per il comparto dell’elettronica, trainata dai prodotti più di moda e dai forti investimenti di marketing compiuti dalle aziende. Bene anche il tessile per la parte regalo, ma per quanto riguarda i capi d’abbigliamento più importanti i consumatori aspettano i saldi, partiti ormai quasi in tutta la Penisola.

Secondo le stime di Confcommercio gli acquisti effettuati durante la “caccia allo sconto” raggiungeranno un valore di 6,4 miliardi di euro, quasi 2 miliardi in più del 2007, con un’incidenza del 17,6% sul fatturato totale dell’anno.

Quasi 12 milioni di famiglie acquisteranno prodotti in saldo, spendendo circa 500 euro soltanto per abbigliamento e accessori. Le aspettative degli operatori del settore sono infatti positive. “Prevediamo un recupero di spesa - conferma Renato Borghi, presidente della Federazione Moda Italia - a fronte di vendite natalizie scarse e concentrate su articoli a basso prezzo. E gli sconti potranno essere maggiori rispetto all’anno scorso, partendo anche dal 40%”.