I dati dell’ultima indagine condotta dall’Isae (Istituto di studi e analisi economiche) sul possesso dei beni tecnologici legati al settore Ict in Italia non lasciano spazi a dubbi: agli italiani l’elettronica di consumo piace sempre di più. Non solo. Nel 2007 si è avuta una vera impennata di alcuni indicatori chiave per capire come e quanto, i nostri connazionali, utilizzano prodotti hi-tech.

Pc e internet
La quota di famiglie in possesso di un personal computer, in particolare, negli ultimi dodici mesi è balzata al 49,6% (contro il 45,3% del 2006) e quella relativa al collegamento internet è passata dal 38,7 al 43,1% (di cui oltre i tre quarti del totale con connessioni a "banda larga").

Tv,  satellite e altro
Quanto ai beni legati all'intrattenimento domestico, il possesso del Dvd sale dal 46 a oltre il 52%, quello delle televisioni ad alto contenuto tecnologico dall'8,8 al 18,3% e quello del collegamento satellitare o digitale terrestre dal 17,8 al 29,9%. Aumenta anche la diffusione della foto-video camera digitale (dal 28,8 al 36,1%) e del navigatore satellitare (dal 5,2 all'8,6%).

Rete lenta
Sia chiaro: non è che l’Italia, grazie a questi risultati, si differenzi molto rispetto ai valori medi di altri paesi europei. Confrontando i dati Isae con quelli internazionali raccolti dall'Ocse, infatti, si nota che il nostro paese rientra nella media. Unica eccezione è data dal collegamento internet tradizionale, che in Italia registra una velocità di diffusione più lenta rispetto a quanto osservato negli altri paesi.

I divari socio-economici
L’accesso a tali beni, tuttavia, non è propriamente uniforme a livello di fasce di reddito, grado di istruzione, età e composizione familiare e, in minore misura, zona geografica di residenza. La ricerca di Isae mette in evidenza che “la probabilità di avere a disposizione beni tecnologici come quelli studiati sale in modo particolarmente significativo al crescere del reddito e, in misura minore, del grado di istruzione, con un divario particolarmente penalizzante per gli intervistati appartenenti ai redditi più bassi e in possesso soltanto di un diploma elementare o della scuola media inferiore”.

Prodotti non per tutti

Un impatto minore, ma comunque statisticamente significativo, si registra anche in base all'età, alla composizione familiare e al sesso degli intervistati, con i maggiori di 50 anni (soprattutto se senza figli) e le donne che mostrano una dotazione tecnologica nettamente inferiore rispetto ai più giovani e agli uomini. Insomma, la tecnologia piace, ma, disponibilità economiche permettendo, bisogna poi essere in grado di “governarla”. Livello di istruzione e fascia anagrafica di appartenenza, in questo, giocano un ruolo determinante.