Il business dell'agroalimentare made in Italy di qualità oltreconfine piace e attira crescente attenzione da parte dei retailer nazionali. Così, dopo lo sbarco in Cina dei negozi della catena Crai (previsto per il mese di agosto), sembra che anche Coop si appresti a fare qualcosa di simile.

Entro il prossimo autunno, infatti, Coop Liguria, Coop Piemonte e Coop Adriatica faranno il loro ingresso sul suolo giapponese e su quello americano. Questo grazie a Eataly Distribuzione, società partecipata al 40% e controllata da Eataly, l'impresa di Oscar Farinetti & Co. proprietaria dell'innovativo format "commercial-enogastronomico" che, partito da Torino ha riscosso grande successo al punto da espandersi rapidamente anche in altre città italiane.

La notizia è stata riferita dal consigliere di Eataly, Luca Baffigo Filangieri, nel corso del convegno 'Opportunità, Stati Uniti per brands made in Italy e italian style' organizzato a Milano da Confimprese. Filangieri ha spiegato che in questa prima fase del progetto i negozi aperti saranno due. Il primo sarà inaugurato a settembre a Tokio e si svilupperà su una superficie di circa 1500 metri. Il secondo dovrebbe essere aperto tra settembre e dicembre a Manhattan, nel pieno centro di New York, un punto vendita di un migliaio di metri quadrati. L'approccio - ha aggiunto Filangieri - non si discosterà da quello di Eataly e cercherà sempre di «spiegare al consumatore il perché della ristorazione e del prodotto artigianale e raccontare il Made in Italy».

A New York, in particolare, Eataly aveva tentato di sbarcare attraverso l'acquisizione della catena di fine food Balducci's, operazione però sfumata a causa dell'ingresso nella trattativa di un fondo di private equity. Da qui la decisione di aprire un negozio diretto. L'investimento, secondo le prime stime, dovrebbe attestarsi intorno ai 10 milioni di euro. Stesso ordine di grandezza per l'apertura del punto vendita di Tokio.