Non si è fatta attendere la risposta di Bernardo Caprotti alle accuse di Coop Italia circa le presunte attività di spionaggio industriale da parte della centrale acquisti Esd. Si tratta di «un'altra bugia delle Coop» ha dichiarato ieri dal quartiere generale di Limito di Pioltello (Mi).

L'accusa
Secondo Coop, Esselunga, per diventare la catena distributiva con i prezzi più bassi d'Italia, avrebbe carpito informazioni riservate su contratti in essere tra importanti aziende di marca e Coop stessa attraverso alcuni buyer di Esd, centrale acquisti di cui Esselunga fa parte insieme Selex, Agorà (ora entrata nell'orbita di Carrefour) e Cedas.

La difesa
Le cose non stanno così, ha replicato secco Caprotti. All'epoca dei fatti alcuni buyer di Esd chiesero maggiori sconti a Ferrero, Lavazza, Bahlsen e Grissin Bon, ottenendo nel complesso un miglioramento delle condizioni contrattuali dello 0,64%, pari allo 0,007% del fatturato di Esselunga e non del 7% come dichiarato da Coop, che ora vorrebbe un risarcimento di 300 milioni di euro. Come avrebbe potuto una percentuale così esigua - si è chiesto il patron di Esselunga - incidere sulla competitivà dei prezzi della nostra catena permettendoci, secondo quanto vorrebbe far credere Coop, una riduzione dei prezzi del 5%?