Sono passati più di quattro mesi dalla storica conferenza stampa del patron di Esselunga Bernardo Caprotti per presentare pubblicamente il suo libro di denuncia Falce e carrello contro gli «scorretti metodi concorrenziali» utilizzati da Coop. Ma chi pensava che - dopo le inevitabili repliche e controrepliche provenienti dai vertici delle due catene - la querelle si fosse in qualche modo smorzata, si dovrà ricredere.

Coop, infatti, sembra che sia sul punto di sferrare un vero e proprio contrattacco. Lungamente preparato e ponderato. Un vero e proprio “fuoco incrociato” costituito dalle denunce depositate a opera di varie società cooperative, dall’imminente pubblicazione di un contropamphlet e persino da un'opera teatrale.

A darne notizia è la bene informata Repubblica, attraverso il suo magazine Il Venerdì, in edicola l’8 febbraio. Nell’articolo si riferisce che a dare fuoco alle polveri è stata Coop Liguria, la quale solo pochi giorni fa ha depositato al Tribunale civile di Milano una denuncia contro Caprotti, congiuntamente a un’analoga denuncia del presidente Bruno Cordazzo in risposta al «danno esteso alla sua reputazione personale» derivante dalle accuse dell’ottuagenario presidente di Esselunga.

Tra pochi giorni, a queste, si dovrebbero aggiungere anche le denunce di Coop Estense, Coop Adriatica e Coop Centro Italia. Mentre quella di Coop Italia sembra preveda pure la richiesta di un risarcimento di 300 milioni di euro per danni. Ma, come si diceva, le armi a cui Coop intende fare ricorso non passano solo dalle aule dei tribunali. Pare che voglia infatti ripagare Esselunga con la stessa moneta, attraverso la pubblicazione di un libro - Cuore e Carrello - di imminente pubblicazione.

Non solo. Se il presidente di Coop Vincenzo Tassinari ipotizza, riporta Il Venerdì, persino il ricorso a un film «per spiegare alla gente ciò che siamo davvero», è un fatto che da qualche mese venga rappresenta una pièce teatrale in diverse città (la prima il 7 novembre a Bologna, la più recente a Torino la scorsa settimana) che ha per soggetto proprio le note vicende legate allo scontro Coop-Esselunga e in particolare la condanna di alcuni buyer di Esselunga in seno alla centrale acquisti Esd per concorrenza sleale. L’opera, dal titolo Chi ha intascato i valori delle Coop?, è stata ideata da Legacoop e Cns (Consorzio nazionale servizi) con l’obiettivo di «ragionare con serenità sul tema dell’imprenditoria cooperativa, smantellando un retaggio fatto di luoghi comuni».

Insomma, le pesantissime accuse mosse da Caprotti contro Esselunga non sono proprio state digerite. E non avrebbe potuto essere altrimenti. La “guerra civile” della distribuzione italiana è destinata presumibilmente a proseguire senza esclusione di duri colpi da entrambe le parti. E’ certo infatti, che l’indomito Caprotti non se ne starà con le mani in mano e non è escluso che stia già pensando alle eventuali contromosse alla campagna di controinformazione messa a punto dalla storica catena rivale. Che si traducano anche in questo caso nella pubblicazione di un altro libro o di un’opera teatrale, solo il tempo ce lo potrà svelare.