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Come la pandemia mette le ali al pet market

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Come la pandemia mette le ali al pet market

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Redazione

Continua a crescere il valore, morale ed economico, dei pet in famiglia e, specie in tempo di pandemia, gli animali sono un elemento, ancora più importante, di svago, affetto e serenità, mentre prende piede, in modo ancora più accentuato di prima, la consapevolezza dei tanti benefici.

fisici e psicologici, che queste presenze amiche portano in famiglia.

Tutto ciò ha sostenuto l’aumento della popolazione: secondo Euromonitor, in Italia sono presenti oggi 62 milioni di animali d’affezione, con un rapporto che supera l’1 a 1 con le persone. Quasi 30 milioni sono pesci, oltre 16 cani e gatti, circa 13 milioni uccelli e più di 3 milioni e mezzo piccoli mammiferi e rettili.

Lo dice la XIV edizione del Rapporto annuale Assalco–Zoomark che sarà presentata, ufficialmente, mercoledì 10 novembre a Bologna, nella prima giornata di Zoomark 2021, il salone internazionale B2B delle attrezzature e dei prodotti per cani, gatti e altri amici.

Nell’anno terminante a giugno 2021, il mercato, limitatamente all’alimentare, ha sviluppato, nei vari canali, compreso l’online ed escluso il professionale, un giro d’affari di 2.431 milioni di euro, con un incremento del fatturato delll’8 per cento.

Le principali piattaforme distributive – grocery e petshop, sia tradizionali che in catena – sono l’asso pigliatutto con un giro d’affari di 2.338,7 milioni di euro e una tendenza positiva di 6,4 punti, secondo i dati Iri.

“Gli animali da compagnia danno tanto alle famiglie che, a loro volta, sono particolarmente attente all’alimentazione e alla salute dei propri piccoli amici – dice Gianmarco Ferrari, presidente di Assalco -. In tempo di pandemia, come fotografano i dati Euromintor, abbiamo inoltre assistito a un incremento delle adozioni, legate al desiderio di alleviare la solitudine e favorire il benessere delle persone più vulnerabili, come i bambini, gli adolescenti e gli anziani. Ormai da anni, ma oggi più che mai, i pet sono parte integrante della nostra vita e questo si riflette nell’andamento positivo del mercato del pet food e pet care”.

L’alimentare è la componente più rilevante del mercato italiano. In dettaglio, il mass market assorbe il 56,5% delle vendite, ossia 1.373 milioni di euro, che corrispondono, in volume al 75,9 per cento. Nell’anno terminante a giugno Iri osserva un incremento in Gdo pari al 6,2% in valore e al 4,5 in quantità.

Seguono i negozi specializzati classici, che sviluppano il 14,2% dei volumi, ma generano il 26,9% del valore (653,6 milioni di euro) e le catene retail, che rappresentano il 7% dei volumi e il 12,8% del valore, per un fatturato di 312 milioni di euro e una dinamica particolarmente interessante (+19,7% a valore e +13,8% a volume sull’anno mobile precedente).

Tra i canali relativamente nuovi emergono le insegne specializzate che fanno capo alla Gdo: 43,6 milioni di euro di ricavi e una quota di mercato dell’1,8 per cento.

L’emergenza sanitaria ha determinato una forte accelerazione dell’e-commerce, analogamente a quanto accaduto negli altri segmenti del largo consumo. I dati raccolti da Iri sulle vendite online di alimenti per cani e gatti da parte di operatori generalisti (distribuzione moderna e Amazon) mostrano un fatturato di 49 milioni di euro: benché rappresenti al momento solo il 2% del totale, il commercio elettronico ha compiuto un balzo del 104% e sembra destinato ad acquisire maggior peso in futuro, con un cambio di passo che andrà oltre il lungo episodio pandemico.

L’aumento della popolazione animale e il maggior tempo trascorso con il proprio pet, durante il Covid, hanno sostenuto anche gli articoli per l’igiene, i giochi e gli accessori. Le rilevazioni Iri presso la Dmo fotografano un giro d’affari di 75 milioni di euro, sempre nell’anno terminante a giugno 2021, in salita tendenziale del 4,1 per cento. In questa categoria i segmenti più attivi sono tappetini assorbenti igienici, salviette, shampoo, spazzole, deodoranti e altro, in crescita del 7,1%, e i giochi, con un incremento in valore del 14,6 per cento.

Le lettiere per gatti, rilevate separatamente, hanno sviluppato altri 78 milioni, mettendo a segno un +4,6 per cento, sempre dal lato dei valori.

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