Passa sotto controllo irlandese Melegatti 1894, storico produttore veronese di dolci da ricorrenza, famoso per il pandoro, il panettone, la colomba e le uova pasquali.
L’operazione si è svolta tramite la milanese Balconi Dolciaria, che fa parte, fin dal 2015, della multinazionale di Dublino, controllata a sua volta, dal 2021, da Bain Capital.
Da notare che Valeo, nella primavera 2024, aveva anche rilevato Dal Colle (prodotti da forno, dolci e snack), per 22,6 milioni di euro, e l’aveva passata, operativamente, sotto l’ala della stessa Balconi.
Una storia tormentata
Melegatti vanta una solida reputazione per i suoi prodotti artigianali, che comprendono anche articoli continuativi, come croissant, torte, biscotti, per un fatturato, 2023, di oltre 28 milioni di euro e una perdita di 3 milioni e 130mila euro (dati camerali).
Il 29 maggio 2018 Melegatti era stata dichiara in fallimento dal Tribunale di Verona. In seguito al grave dissesto la società è stata comprata, una prima volta, per 13,5 milioni di euro, dalla famiglia Spezzapria che l’ha diretta e gestita fino all’attuale cessione.
Secondo il presidente, Roberto Spezzapria «affidarsi a Valeo Foods è una garanzia per il futuro. Sono certo che questa grande impresa guiderà il marchio in una nuova fase di crescita internazionale, rafforzandone ulteriormente il valore e onorandone le profonde radici nella cultura italiana».
Sempre più leader nel dolciario italiano
In questo modo, Valeo rafforza ulteriormente la propria presenza nel dolciario italiano, dove, ultimamente, maggio 2025, si è comprata anche Freddi Dolciaria di Castiglione delle Stiviere (Mantova), nota soprattutto per il Pan di Spagna,
Il gruppo irlandese, che ha come core business i dolci, gli snack e i prodotti da forno, possiede oltre 90 marchi, tra cui le caramelle Pedro, i wafer Mila, Lina e Horalky, il miele Rowse, lo sciroppo d’acero Bernard, le caramelle Barratt’s, le mentine Fox’s e le patatine Kettle Chips.
Presente in più di 100 Paesi, serve i principali rivenditori, discount, e-commerce, negozi di prossimità, ma anche grossisti e operatori del food service.
Con ricavi superiori a 1,8 miliardi di euro, il gruppo impiega quasi 6mila persone in 30 stabilimenti, distribuiti fra Regno Unito, Italia, Germania, Paesi Bassi, Irlanda, Slovacchia, Repubblica Ceca e Canada.
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