Appuntamento oggi, 9 novembre, a Bologna per l’anteprima, riservata alla stampa, di Fico Eataly Wolrd, che aprirà al pubblico mercoledì 15 novembre.

La Disneyland del cibo, che avrà ingresso rigorosamente gratuito, ospiterà 6 milioni di visitatori annui, su una superficie di 100.000 mq di cui 20.000 all’aria aperta, con 200 animali, 2.000 varietà di piante ortofrutticole, per un investimento intorno ai 100 milioni di euro.

Il cuore è la zona coperta, di 80.000 mq, che ospita innanzitutto le 40 fabbriche contadine che producono, sotto gli occhi dei visitatori che possono degustarle, una serie di eccellenze nazionali che vanno dalla pasta al riso, dalla salumeria ai formaggi, ai sughi, per non parlare di olio di oliva, vino, birra e tutto quello che può tenere banco sulle tavole italiane.

Ogni laboratori è gestito da un partner, azienda o consorzio, con un parterre che vede schierati, fra gli altri, Consorzio Parmigiano Reggiano Dop, Consorzio della mortadella di Bologna Igp, Lavazza, Mutti, Venchi Torino, tanto per citare a caso.

Altre 40 attività sono costituite da una ventina di chioschi, 16 ristoranti e 5 bar. Spiccano ‘L’Osteria del fritto’, ‘La Patateria’ e la vera pizza napoletana di Rossopomodoro.

Il supermercato gourmand, gestito da Eataly e da Coop Allenza 3.0, è di ben 9.000 mq, dunque a rigore di definizioni ministeriali sarebbe un ipermercato, anche grande, visti i tempi. La zona vendita non è, ovviamente, un semplice alternarsi di scaffali e reparti, per quanto ben concepiti e legati fra loro, ma uno spazio aperto alle degustazioni, ai temporary shop, alle promozioni a tema, con una zona dedicata al non food, che abbraccia gli oggetti, utili e decorativi, della tavola italiana.

Il programma annuale delle attività culturali e pedagogiche, le classi scolastiche saranno visitatrici coccolate e più che benvenute, prevede 5.000 eventi, 500 stage e un migliaio di corsi, realizzati in partnership con le università e gli enti pubblici.

Il gestore è Fico Eataly World srl, joint venture paritetica tra Eetaly e Fico Op, che, a sua volta, è all’80% di Alleanza. Prelios Sgr ha creato, già dalla primavera del 2014, il fondo Pai (Parchi agroalimentari italiani), promosso da Caab, Centro agroalimentare di Bologna. Il veicolo finanziario ha un valore iniziale di 100 milioni di euro e una durata di 40 anni.