L’Emilia Romagna si conferma, se ce ne fosse bisogno, la regione chiave degli stili alimentari, visto anche il calendario fieristico dei prossimi otto giorni. Intanto oggi, 9 settembre, ha aperto, a Bologna, la 28esima edizione di Sana, il salone internazionale del biologico, della cura del corpo al naturale e del green lifestyle. I numeri sono molto importanti: 833 espositori (+19%), 50.000 mq (+ 30%), più di 60 appuntamenti tra convegni, workshop e presentazioni delle aziende, 2.300 incontri b2b con i buyer internazionali in arrivo da 27 Paesi.

Del resto non c'è da stupirsi. Secondo "Tutti i numeri del bio”, l’Osservatorio Sana, promosso e finanziato da Ice in collaborazione con BolognaFiere e realizzato da Nomisma con il patrocinio di FederBio e AssoBio, la filiera taliana continua a godere di ottima salute. Tutti gli indicatori più importanti sono in crescita: dalle superfici (+7,5% rispetto al 2014), agli operatori (+8,2% rispetto al 2014), alle vendite (+15% rispetto al 2014). Ma non è solo il mercato interno a ottenere ottimi risultati: l’export cresce addirittura del 408% rispetto al 2008 e del 16% rispetto a un anno fa.

La quota di famiglie italiane che negli ultimi 12 mesi ha acquistato almeno una volta un prodotto alimentare biologico sale dal 69% del 2015 al 74% del 2016. Questo significa che, nella nostra Penisola, più di 7 famiglie su 10 (circa 18 milioni di nuclei) hanno acquistato una volta nell’ultimo anno almeno un prodotto biologico. Assieme al numero di famiglie acquirenti, cresce la spesa destinata al bio, che rappresenta ora il 3,1% del totale alimentare (contro l’1,9 % di tre anni fa).

Dopo la conclusione di Sana, prevista per lunedì 12, un giorno di pausa, e poi l’avvio, mercoledì 14, di Macfrut. La rassegna, organizzata da Cesena Fiere presso Rimini Expo Center, si protrae fino a venerdì 16.

Anche il salone internazionale dell’ortofrutta registra una netta crescita della superficie, da 6 a 7 padiglioni, per 40.000 mq di area occupata (20% in più del 2015). Oltre 1.000 espositori, con 139 new entry (di cui 26 esteri) e la presenza di un migliaio di buyer. Ci saranno due ‘ospiti speciali’: Perù, Paese partner e Sicilia, Regione partner. Circa 50 gli eventi fra convegni, meeting e convention aziendali.

Il settore ortofrutticolo è strategico per l’Italia essendo la prima voce dell’export agroalimentare con 8 miliardi di euro (+60,1% in 10 anni). Bene anche per i consumi interni. Secondo l’Osservatorio Macfrut i primi 5 mesi del 2016 hanno registrato una crescita del comparto ortofrutticolo dell’1% in volume rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (610.000 tonnellate), con la frutta a fare la voce grossa, grazie a un +3% (316.000 tonnellate, ben 8.000 tonnellate in più) e la verdura ad attestarsi sulle quantità del maggio 2015 (294.000 tonnellate). Dall’inizio dell’anno invece l’incremento in valore è del 2% per il comparto, con la frutta a registrare un +3%, gli ortaggi a rimanere stabili.