Roma: l'Agcm taglia la rete Pac2000A
Roma: l'Agcm taglia la rete Pac2000A
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Carbone, quanto basta, nella calza di Pac2000A. Lo ha messo l’Antitrust con il bollettino di ieri, 7 gennaio, spostato al martedì causa Epifania.
L’Agcm, con un provvedimento di ben 70 pagine, ha imposto alla maggiore delle cooperative Conad (5,8 miliardi di fatturato nel 2023 e 7,19 miliardi considerando il network) la cessione, in affitto di ramo di azienda, di due punti vendita fra quelli rilevati, in luglio, da Doc Roma-Unicoop Firenze.
In tutto l’operazione ha riguardato il passaggio di 13 insediamenti commerciali e ha segnato l'uscita dalla città di UnicoopFi.
Il taglio, proposto dalla stessa Pac2000A, è dovuto, chiaramente, al fatto che il compratore, leader nel territorio capitolino, finirebbe per creare, in alcuni casi, una situazione di dominanza, o di sbilanciamento della concorrenza.
“Si ritiene – si legge - che le proposte di misure correttive, come da ultimo integrate in data 13 dicembre 2024, consistenti nella cessione di due punti vendita, siano idonee a ripristinare le condizioni di concorrenza effettiva in tre isocrone (numeri 1, 12 e 13). Infatti, la cessione dei due punti vendita individuati da Pac, i quali sono localizzati in modo da ricadere in tutte e tre le isocrone critiche, permette di attenuare e, in alcuni casi azzerare, gli indicatori utilizzati per l’analisi degli effetti concorrenziali.
“Nella specie, oltre a una riduzione delle quote di mercato nelle relative isocrone, che divengono prossime al 30%, la cessione determina una significativa riduzione nel livello di concentrazione.
“Quanto alle modalità di cessione i suddetti punti vendita dovranno essere ceduti in un tempo breve, a un soggetto terzo e indipendente, attivo nella distribuzione al dettaglio di prodotti alimentari. In tal senso (…) le parti (che si sono già impegnate in questo, ndr) non dovranno pregiudicare l’efficacia del processo di cessione, che quindi dovrà avvenire in modo trasparente e non discriminatorio verso tutti gli operatori interessati all’acquisto dei suddetti punti vendita”.
La decisione è appesantita dal fatto che i supermercati sono stati già convertiti: l’operazione di concentrazione è stata realizzata il 16 settembre 2024, osserva ancora l’Agcm, e il trasferimento dei punti vendita in favore di Pac è già avvenuto. Inoltre, i negozi sono stati già oggetto di modifica dell’insegna e sono attualmente gestiti da Pac, anche per il tramite dei suoi associati.
Ma perché 70 pagine, anzi, per la precisione, 69? Perché il provvedimento è un capillare, quanto interessante excursus, su tutta la Gdo romana (e nazionale), che viene descritta in modo puntuale, anche attraverso le osservazioni e i dati forniti dagli stessi retailer.
In un certo senso il ‘dossier’ è una miniera, dove si scopre, tanto per fare un esempio sorprendente, che nel territorio della Capitale vi è un solo punto vendita con un giro d’affari sopra 50 milioni, ed è l’Esselunga di via Prenestina.
Inaugurato nella primavera del 2017 su 4.600 mq l’ipermercato, il primo a Roma per il gruppo lombardo, ha toccato un vero record.
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