Pucci di Lugo di Romagna cresce nelle conserve vegetali e si piazza fra le 5 maggiori imprese italiane del settore. Questo grazie all’acquisizione di Berni – Condiriso, Condipasta, Carciofotto –, già passati tempo fa da Nestlé a Copador. Ma non è tutto. Passa di mano anche il paniere delle senapi Louit Frères.
Negli anni Pucci e Berni hanno acquisito una vasta esperienza ed un know-how che oggi si incontrano per offrire ai professionisti della gdo un prodotto e un servizio competitivi in termini di innovazione e di qualità.
E proprio sul segmento del mass market, specie nel Sud Italia, insiste il ceo, Stefano Pucci, che secondo le notizie avrebbe sborsato 5 milioni di euro. Ma l’azienda ne fattura già una quarantina, in deciso aumento, visto che lo scorso anno le vendite hanno fatto segnare un +8%.

Del resto Berni e Louit Frères vogliono dire anche estero, grazie a reti di vendita già orientate oltre confine, dove Pucci vende già oggi il 50% circa dei propri prodotti.

Quanto all’Italia l’obiettivo principale è consolidare la quota di mercato e distinguersi in un mercato molto parcellizzato, dove nemmeno il leader, Saclà, riesce a superare il 20% di incidenza e dove Ponti, Polli e Coelsanus mettono insieme un altro 20%, anche a causa della robusta concorrenza delle private label.

A passare di mano sono stati solo i marchi, mentre la produzione verrà accentrata a Lugo, dove sorgono due stabilimenti da 30.000 mq ciascuno, con 60 lavoratori. Copador, comunque, continuerà a dare una mano, specie in estate, quando la richiesta di Condiriso aumenta di 7 milioni di pezzi nel giro di un solo trimestre.