Non succedeva da decenni, eppure è successo: un gigante ha sfidato in casa Carrefour, Auchan e Leclerc. Parliamo di Costco – il colosso americano, primo rivale di Sam’s Club di Wal-Mart, con 97 miliardi dollari di fatturato e 1,7 miliardi di utile netto – che ha svelato il proprio piano di espansione nell’Esagono, piano che però resta ancora appeso al filo sottile delle autorizzazioni pubbliche e della ferrea legge Raffarin, quella che regolamenta i nuovi insediamenti commerciali.

La prima apertura dovrebbe avvenire a Bussy Saint Georges (Seine-et-Marne) all'inizio del 2015. Seguiranno Marsiglia, Lione, Tolosa, Nizza e Bordeaux, ma anche la periferia di Parigi, il tutto per una quindicina di iper e una dozzina di città in 5 anni. E nel mirino c’è nel contempo la Spagna, dove presto gli “yankees” sbarcheranno a Siviglia.

Ma cosa offre Costco di più delle insegne francesi che non mancano certo di esperienza? Secondo gli osservatori locali la popolazione del Paese ha perso da diverso tempo il gusto di visitare un ipermercato, anestetizzato dalle troppe proposte. Costco avrebbe invece sempre il cosiddetto “effetto Wow”, basato soprattutto sugli enormi assortimenti e su un paniere di promozioni eccezionali che ruotano ogni giorno. I prezzi medi – sconti speciali a parte – sono veramente imbattibili. Sulla base del principio del wholsale club - quota di adesione di 55 euro all'anno - Costco permette ai privati gli acquisti all'ingrosso, accontentandosi di un margine lordo non superiore al 15%, mentre quello dei dettaglianti francesi varia fra il 23% e il 30%.

E non è tutto: Costco è una delle uniche compagnie distributive che è riuscita a passare, nei primi 6 anni di vita (1983-1989) da zero a 3 miliardi di dollari di fatturato. Offre un soddisfatti o rimborsati, sui beni durevoli, di ben 90 giorni, che vale incondizionatamente: non serve che il prodotto sia rotto, basta che non piaccia al cliente. E in questo fa paura persino alla grande Amazon.