Gli italiani sono consumatori attenti alle opportunità di risparmio, in particolare nel settore “Alimentari” (80,1%), amano le carte fedeltà (il 30,4% è iscritto fino a cinque programmi loyalty) e si informano sulle offerte prima di recarsi nel punto vendita (51,9%), soprattutto tramite volantino (61,1%). Un’attenzione ricompensata da un risparmio mensile fino a 20 euro (40%).

E’ quanto emerge dall’Osservatorio “Gli italiani e le opportunità di risparmio” realizzata da Payback, il programma fedeltà multipartner che consente di accumulare punti con un’unica carta presso i tanti partner aderenti.

La ricerca, realizzata attraverso interviste via web su un campione di 2.194 soggetti rappresentativi della popolazione italiana, evidenzia come il 79,4% degli intervistati sia “Sempre” attento alle opportunità risparmio, in netta prevalenza rispetto ai consumatori che prestano attenzione “A volte” (19,5%) e “Raramente” (1,2%).

Una sensibilità considerata sinonimo di “Responsabilità” (12,9%) piuttosto che di “Sagacia/furbizia” (12,9%) e “Divertimento” (6,7%) e premiata da vantaggi concreti: il 40% degli intervistati riesce a risparmiare da 10 a 20 euro al mese, il 32,4% supera i 20 euro mensili, mentre il 27,6% ha un beneficio compreso tra 5 e 10 euro.

In particolare, al primo posto, tra i settori in cui gli italiani preferiscono risparmiare troviamo il comparto “Alimentari” (80%), davanti a “Casa & Cucina” (47,4%), “High Tech/telefonia” (38,6%) e “Viaggi & tempo libero” (29,4%). Sul gradino più basso il “Beauty” (11,5%), preceduto da “Servizi” (18,6%) e Moda & Accessori (29,3).

Quanto al momento in cui i consumatori prestano attenzione alle offerte c’è sostanziale equilibrio tra “Prima di recarsi nel punto vendita” (51,9%) e “Direttamente nel punto vendita” (48,1%).

Confermato l’amore degli italiani per le carte fedeltà: il 30,4% dei consumatori è iscritto fino a cinque programmi loyalty, seguiti da quelli iscritti a due (24,6%) e, infine, a un programma (20,1%). Il 18,2% possiede più di cinque carte fedeltà, mentre, solo il 6,8%, infine, ha dichiarato di non essere iscritto a nessun programma.