Parte dalla Liguria e dall’Emilia Romagna, ma anche dalla Provincia di Bolzano, il tanto annunciato progetto di una “mutua” by Legacoop, che fa seguito alla prima apertura, al Centro Leonardo di Imola, della prima clinica dentaria i.denticoop.

Al cittadino, e non solo al socio, vengono offerte una serie di variegate prestazioni a fronte di un contributo che può andare dai 20 ai 200 euro, a seconda del tipo di copertura richiesto. Una bella risposta all’avidità delle casse sanitarie private e di categoria, ma anche a una sanità pubblica sempre meno in grado di farsi carico – per una tragica mancanza di finanziamenti – del benessere degli italiani.

"Abbiamo progetti pronti e richieste da parte di altre Regioni per avviare esperienze simili, prima di tutto in Sicilia", ha spiegato a Repubblica, Placido Putzulu, presidente di Fimiv, la federazione delle mutue che fa parte della Lega delle cooperative. "In questo periodo si avverte il bisogno di integrazione con il servizio sanitario pubblico, mentre finora era una bestemmia dire che ci affiancavamo allo Stato".

Ovviamente, dato il premio veramente modesto, la copertura non può essere integrale, ma tuttavia la spesa viene abbattuta di un bel 25% presso studi e strutture in convenzione. Ma questo è solo l’inizio e la tutela al 100% è un obiettivo in programma e raggiungibile.

E in questo Coop non è sola. Carrefour, per esempio, ospita alcuni servizi sanitari ad Asiago, e la stessa mano pubblica si sta sempre più appoggiando alla gdo per aprire laboratori e centri prelievi accanto alla grandi superfici.