L’Assemblea generale dei consorziati del Parmigiano Reggiano ha approvato il bilancio consuntivo 2020. Si evidenzia un incremento della produzione di 183.630 forme: 4,9% in più rispetto al 2019 e una chiusura d’anno a 3.937.823 pezzi. I ricavi, derivanti soprattutto dai contributi dei caseifici Dop, salgono, per conseguenza, a 46,6 milioni di euro contro i 39,8 del precedente esercizio

Il 2020 ha visto un assestamento degli investimenti in marketing e comunicazione, che si sono fermati a 23,6 milioni di euro - pari al 50% dei ricavi - contro i 24,8 milioni del 2019.

Le attività sono state continuamente riviste nel corso dell’anno e adeguate al nuovo contesto, che ha portato, fra l’altro, alla cancellazione dei principali eventi fieristici mondiali.

Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, il settore archivia un risultato positivo che premia la reputazione: vendite in Italia +7,9% e all’estero +10,7% e prezzi che sono tornati a essere remunerativi.

Sono tante le sfide da affrontare nel 2021: dal collocamento sul mercato di una produzione in continuo aumento, a dossier come la Brexit e i dazi Usa, la cui sospensione terminerà a luglio, fino alla lotta alla contraffazione sui mercati internazionali.

Ha detto il presidente uscente, Nicola Bertinelli: “Il bilancio 2020 segna il termine del mandato quadriennale di questo Consiglio di amministrazione. Insieme abbiamo affrontato varie sfide: alcune ricorrenti, come la lotta ai falsi e alle imitazioni, la regolazione del piano di offerta, il tema dei prezzi; altre inedite, penso in particolare alla pandemia e ai dazi. Molte di queste ci hanno dimostrato quanto il futuro della nostra filiera sia condizionato dalle vicende internazionali e, al contempo, come il Consorzio e il Parmigiano Reggiano siano oggi in grado di stare al passo con un mondo sempre più complesso. Tutto ciò mentre, insieme, abbiamo progettato il futuro della filiera e messo a punto le attività per comunicare i nostri valori e quelli prodotto al consumatore finale”.

L’Assemblea del Consorzio ha proceduto alla ratifica del nuovo Cda dell’ente, composto da 28 membri con diritto di voto e 4 designati dagli enti pubblici di Emilia-Romagna e Lombardia, senza diritto di voto. Nel primo Consiglio avverrà l’elezione di presidente e vicepresidente.