Visite: 54
Netto peggioramento del 'sentiment' delle imprese
Visite: 54
Netto peggioramento del 'sentiment' delle imprese
- Information
La XIV edizione dell’Osservatorio economico Indicod-Ecr, che ogni sei mesi dal 2005 rileva il sentiment delle imprese del largo consumo associate, si apre con la conferma di un ulteriore peggioramento della percezione negativa del contesto economico: rimangono forti i segnali di una crisi ancora in atto, dove brevi e contenuti accenni di ripresa si scontrano con indicatori generali che segnalano una ripresa del sistema economico italiano ancora lontana. Il clima di fiducia fa registrare un’ulteriore flessione che lo porta ben al di sotto del valore 100: l’indice generale passa da 59 a 55.
Nel questionario sottoposto agli imprenditori del largo consumo è stata aperta una finestra di commento sul tema delle liberalizzazioni e delle manovre future, annunciate dal nuovo Governo tecnico; grazie a questa, in sintesi, si rileva che gli effetti generati dalla manovra a livello complessivo non hanno alimentato una ripresa dell’ottimismo. Più in dettaglio, si evidenzia una certa freddezza sugli interventi di liberalizzazione previsti dal nuovo Esecutivo. Il 66,2% si dichiara però d’accordo, o molto d’accordo, che nei prossimi anni l’ulteriore aumento dell’Iva avrà forti impatti negativi sui consumi.
Circa il 45% delle aziende dichiara che gli investimenti resteranno stabili, il 25% mostra una generale incertezza per il futuro, il 25% prevede una diminuzione nei budget delle risorse umane e il 23% in quelli di marketing.
Per quanto riguarda il giro d’affari, sia le imprese industriali che i retailer dichiarano di aver registrato un peggioramento negli ultimi sei mesi del 2011: in particolare il commercio all’ingrosso con -4,6%, il totale industria -3,6%, il largo consumo -2,5% e la gdo con -1,1%. Le aspettative per il prossimo futuro sull’andamento degli affari mostrano un ulteriore peggioramento.
Si appesantiscono anche le percezioni generali sugli indicatori macroeconomici, relativamente ai sei mesi trascorsi: in media il giudizio sulla situazione economica generale del Paese (valore dell’indice sulle percezioni degli ultimi sei mesi) arriva a 12,6 con una discesa di 7 punti rispetto a quanto rilevato a settembre 2011.
Nel questionario sottoposto agli imprenditori del largo consumo è stata aperta una finestra di commento sul tema delle liberalizzazioni e delle manovre future, annunciate dal nuovo Governo tecnico; grazie a questa, in sintesi, si rileva che gli effetti generati dalla manovra a livello complessivo non hanno alimentato una ripresa dell’ottimismo. Più in dettaglio, si evidenzia una certa freddezza sugli interventi di liberalizzazione previsti dal nuovo Esecutivo. Il 66,2% si dichiara però d’accordo, o molto d’accordo, che nei prossimi anni l’ulteriore aumento dell’Iva avrà forti impatti negativi sui consumi.
Circa il 45% delle aziende dichiara che gli investimenti resteranno stabili, il 25% mostra una generale incertezza per il futuro, il 25% prevede una diminuzione nei budget delle risorse umane e il 23% in quelli di marketing.
Per quanto riguarda il giro d’affari, sia le imprese industriali che i retailer dichiarano di aver registrato un peggioramento negli ultimi sei mesi del 2011: in particolare il commercio all’ingrosso con -4,6%, il totale industria -3,6%, il largo consumo -2,5% e la gdo con -1,1%. Le aspettative per il prossimo futuro sull’andamento degli affari mostrano un ulteriore peggioramento.
Si appesantiscono anche le percezioni generali sugli indicatori macroeconomici, relativamente ai sei mesi trascorsi: in media il giudizio sulla situazione economica generale del Paese (valore dell’indice sulle percezioni degli ultimi sei mesi) arriva a 12,6 con una discesa di 7 punti rispetto a quanto rilevato a settembre 2011.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.