Nel questionario sottoposto agli imprenditori del largo consumo è stata aperta una finestra di commento sul tema delle liberalizzazioni e delle manovre future, annunciate dal nuovo Governo tecnico; grazie a questa, in sintesi, si rileva che gli effetti generati dalla manovra a livello complessivo non hanno alimentato una ripresa dell’ottimismo. Più in dettaglio, si evidenzia una certa freddezza sugli interventi di liberalizzazione previsti dal nuovo Esecutivo. Il 66,2% si dichiara però d’accordo, o molto d’accordo, che nei prossimi anni l’ulteriore aumento dell’Iva avrà forti impatti negativi sui consumi.
Circa il 45% delle aziende dichiara che gli investimenti resteranno stabili, il 25% mostra una generale incertezza per il futuro, il 25% prevede una diminuzione nei budget delle risorse umane e il 23% in quelli di marketing.
Per quanto riguarda il giro d’affari, sia le imprese industriali che i retailer dichiarano di aver registrato un peggioramento negli ultimi sei mesi del 2011: in particolare il commercio all’ingrosso con -4,6%, il totale industria -3,6%, il largo consumo -2,5% e la gdo con -1,1%. Le aspettative per il prossimo futuro sull’andamento degli affari mostrano un ulteriore peggioramento.
Si appesantiscono anche le percezioni generali sugli indicatori macroeconomici, relativamente ai sei mesi trascorsi: in media il giudizio sulla situazione economica generale del Paese (valore dell’indice sulle percezioni degli ultimi sei mesi) arriva a 12,6 con una discesa di 7 punti rispetto a quanto rilevato a settembre 2011.