Fischio d'inizio per l’arachide 100% italiana. Parte già il primo raccolto: a darne l’annuncio sono i ‘genitori’ del progetto, ovvero Sis, del gruppo BF Spa (ossia il colosso agricolo e sementiero a capitale completamente nazionale, che controlla Bonifiche Ferraresi), Noberasco e Coldiretti.

I motivi? La domanda di arachidi sul mercato nazionale è oggi quasi interamente coperta da prodotto straniero, importato generalmente da Israele, Egitto e Stati Uniti.

Una filiera dell’arachide nostrana presenta, dunque, un enorme potenziale di sviluppo e vedrà, nei prossimi anni, tutto il comparto impegnato a riattivare gli aspetti agricoli e industriali necessari a rispondere a una richiesta che si preannuncia di grande valore e che potrebbe portare alla coltivazione di più di 30.000 ettari sul territorio.

Spiega il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini: “Il primo raccolto di arachidi 100% tricolori, dal seme allo scaffale, dimostra la grande capacità di innovazione dell’agroalimentare made in Italy e risponde alla domanda di quell’82% di italiani che cercano prodotti nazionali, per sostenere l’economia e l’occupazione del Paese. Il consumo interno di frutta secca è raddoppiato negli ultimi dieci anni, raggiungendo i tre chili a testa. Questa iniziativa di filiera va nella giusta direzione e rappresenta un modello da seguire anche per altri settori”.

Più piccola, più scura e con un gusto particolare e tutto da scoprire, rispetto alle tipologie convenzionali, l’arachide italiana viene depositata in campo nel mese di aprile, mentre il prodotto è raccolto verso la metà/fine di settembre.

Necessita di terreni torbosi, di temperature elevate e di molte ore di luce, caratteristiche che si sposano perfettamente con il clima della nostra Penisola. Proprio per questi motivi la regione che ha visto maggiormente svilupparsi la coltivazione è stata l’Emilia-Romagna e, in particolar modo, la zona di Ferrara.

Fra gli altri pregi l’arachide 100% italiana ha un elevato contenuto di proteine e questo la rende particolarmente adatta anche per chi fa sport.

Dice Federico Vecchioni, amministratore Delegato di BF Spa e di Sis: “Ancora una volta, a rendere possibile un progetto importante come questo, è stata la capacità degli operatori della filiera agro-industriale di creare alleanze. Sono loro i protagonisti del futuro dell’agricoltura italiana, come lo sono le intese costituite da tutti quei soggetti che sono in grado di unire le forze per raggiungere un obiettivo comune, il benessere, sovvertendo quel paradigma che vedeva l’agricoltura, l’industria, la trasformazione e la distribuzione in ruoli sbilanciati, contrapposti e antitetici.”

La sinergia con Noberasco permette la creazione di un accordo di filiera tale da garantire ai produttori un impegno all’acquisto. “Questo non è solo il lancio di un prodotto decisamente rivoluzionario per l’agrifood, come l’arachide italiana – commenta l’amministratore delegato, Mattia Noberasco, che rappresenta la quarta generazione imprenditoriale della famiglia -, ma un progetto che unisce innovazione, qualità, trasparenza e forte impegno a investire sul territorio. Vogliamo creare una linea di prodotti made in Italy e, grazie a questi accordi di filiera, perseguiamo il nostro impegno nell'educare a stili alimentari salutari il consumatore, che sempre di più vuole essere, ed è, parte integrante di scelte consapevoli, le quali partono dalla terra fino ad arrivare alla spesa e, perciò, alla tavola”.

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