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Linkontro Nielsen 2017: l'alimentare è sempre più agile

Linkontro Nielsen 2017: l'alimentare è sempre più agile
Linkontro Nielsen 2017: l'alimentare è sempre più agile

Linkontro Nielsen 2017: l'alimentare è sempre più agile

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Redazione

Nella grande distribuzione è l’alimentare, pet food compreso, a trainare la crescita.

/strong> Nel periodo gennaio-aprile 2017 le vendite a valore hanno fatto registrare, sullo stesso periodo dell’anno precedente, un incremento del 3,4% a differenza del non food che ha subito una flessione del 2,5%. La variazione complessiva, a totale negozio, è pari al 2,1 per cento.

Questi i primi dati emersi da Linkontro, l’appuntamento annuale di Nielsen che mette a fuoco i trend del largo consumo, con la partecipazione dei player del settore. L’evento, che termina domenica 21 maggio presso il Forte Village di Santa Margherita di Pula (CA), è giunto alla 33esima edizione e, quest’anno, ha come tema “Get Agile! Il nuovo imperativo nell’era della discontinuità”.

“La velocità del cambiamento – spiega l’amministratore delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia – è la principale caratteristica degli attuali mercati. Lo studio presentato in apertura de Linkontro evidenzia uno scenario mutevole e frenetico, che impone alle imprese di adattarsi alla nuova domanda del consumatore. L’impennata dei beni ad alto contenuto di servizio, il continuo sviluppo dei consumi salutistici, una sempre maggiore propensione alla digitalizzazione del customer journey, l’uscita dei prezzi dal terreno deflattivo dello scorso anno, la vivacità degli assortimenti proposti ai clienti e ai consumatori sono le principali evidenze del momento”.

Nel 2017 tornano infatti a crescere in maniera interessante anche i valori: con un tasso del 2,2%, che rappresenta il miglior risultato degli ultimi 5 anni, anche grazie a un 2016 che ha visto lievitare gli investimenti pubblicitari del 3,6 per cento.

Dall’analisi dei trend emerge che il rapporto tra nicchia e mainstream è cambiato nel corso degli ultimi mesi. Mercati che fino a ieri erano considerati, appunto, nicchie, oggi hanno perso la caratteristica originaria e spiegano una parte rilevante della crescita.

Per esempio il biologico ha raggiunto un giro d’affari di 1 miliardo e 292 milioni di euro (+19,8%), con 5,2 milioni di famiglie che lo acquistano tutte le settimane (in crescita di 1 milione sul 2015).

Altri fenomeni rilevanti sono l’accelerazione del commercio elettronico anche per i beni di consumo, il plus riconosciuto alla comodità di acquisto nella scelta dei punti vendita, l’ulteriore consolidamento delle private label nella fascia premium, mentre le promozioni e gli sconti perdono smalto.

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