Apple Pay arriva anche in Italia
Apple Pay arriva anche in Italia
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Il sistema di pagamento by Apple arriva anche nel nostro Paese: a tre anni dalla propria nascita, negli Usa, la casa della mela ha scelto l’Italia come 16° mercato estero dove diffondere il proprio Apple Pay.
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Sono due gli impieghi principali del sistema: pagare nei punti di vendita convenzionati, utilizzando il proprio Apple Watch, o iPhone (a partire da iPhone 6) o iPad, né più né meno come se si trattasse di una carta di credito contactless, oppure fare acquisti all’interno delle app.
Apple Pay supporta i più noti circuiti di pagamento a partire da Visa e Mastercard, Maestro e VPay. Fra i partner bancari ci sono Carrefour Banca, Unicredit, Boon (sistema di emissione di carte virtuali). I prossimi arrivi di quest’anno sono numerosi: citiamo solo American Express, Mediolanum, Fineco, Carta Bcc.
A fare muovere la casa di Cupertino è stata la crescente diffusione, nel nostro Paese, dei Pos contacless che oggi coprono il 50% del mercato e il fatto che da noi l’utilizzo di sistemi alternativi al contante è ancora relativamente basso, mentre praticamente tutti hanno un cellulare.
La distribuzione nazionale ha subito reagito con entusiasmo, con numerosissime adesioni: dai gruppi Auchan e Carrefour, a Esselunga, dai colossi del discount come Lidl ed Eurospin, alle maggiori insegne del pronto moda e dell’elettronica di consumo (Mediaworld e Unieuro), dai servizi di ristorazione a domicilio, alle librerie come Mondadori Store, a parecchi siti di e-commerce, visto che Apple Pay gira anche su parecchi computer Mac.
Nessun timore dal lato della riservatezza, come chiarisce Carrefour, uno dei partner anche bancari: “Sicurezza e privacy sono prioritari per Apple Pay. Quando si utilizza una carta di credito o di debito tramite Apple Pay il numero della carta non viene registrato né sul dispositivo né sui server di Apple. Viene invece assegnato un codice univoco crittografato chiamato Device Account Number che viene salvato in sicurezza nel Secure Element del proprio dispositivo. Ogni transazione è autorizzata con un codice di sicurezza dinamico univoco”.
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