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Ikea lancia un maxi investimento in Veneto
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Ikea lancia un maxi investimento in Veneto
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Maxi investimento per Ikea in provincia di Treviso e, precisamente, a Casale sul Sile, dove il colosso svedese (20 pdv in Italia per un incasso di 1,64 miliardi) stanzia 200 milioni e promette di assumere 1. 00 persone, più 200 nell'indotto. L'obiettivo è anche quello di alleggerire il carico eccessivo di clientela che frequenta i punti di vendita di Padova e Gorizia.
Il progetto è stato ufficialmente presentato a Comune e Regione e il Sindaco di Casale si è detto entusiasta. Ora si aspetta il via libera delle Autorità e si attendono eventuali suggerimenti e modifiche.
La futura inaugurazione rientra in un piano di investimenti di ben 1 miliardo che a suo tempo il Ceo, Mickael Ohlsson aveva illustrato al quotidiano "Il Sole 24 Ore" in una dettagliata intervista.
La zona che deve accogliere Ikea è un ampio lotto di 420.000 mq, circostante al Passante di Mestre. La partenza dovrebbe avvenire con 35.000 mq iniziali, sufficienti a sviluppare un buon bacino di utenza.
Certo le ombre di Vecchiano (Pisa) e di La Loggia (Torino), dove gli enti locali hanno fatto uno sgambetto al colosso del mobile, aleggiano ancora nell'aria e fanno paura. Ma l'ad Lars Petersson, interpellato dal quotidiano di Confindustria, si è detto fiducioso in quanto nel Nord-Est c'è una notevole sensibilità agli affari: tant'è vero che quest'area fornisce al gruppo ben il 6% dei suoi acquisti planetari.
Il progetto è stato ufficialmente presentato a Comune e Regione e il Sindaco di Casale si è detto entusiasta. Ora si aspetta il via libera delle Autorità e si attendono eventuali suggerimenti e modifiche.
La futura inaugurazione rientra in un piano di investimenti di ben 1 miliardo che a suo tempo il Ceo, Mickael Ohlsson aveva illustrato al quotidiano "Il Sole 24 Ore" in una dettagliata intervista.
La zona che deve accogliere Ikea è un ampio lotto di 420.000 mq, circostante al Passante di Mestre. La partenza dovrebbe avvenire con 35.000 mq iniziali, sufficienti a sviluppare un buon bacino di utenza.
Certo le ombre di Vecchiano (Pisa) e di La Loggia (Torino), dove gli enti locali hanno fatto uno sgambetto al colosso del mobile, aleggiano ancora nell'aria e fanno paura. Ma l'ad Lars Petersson, interpellato dal quotidiano di Confindustria, si è detto fiducioso in quanto nel Nord-Est c'è una notevole sensibilità agli affari: tant'è vero che quest'area fornisce al gruppo ben il 6% dei suoi acquisti planetari.
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