La Torre Velasca di Milano Centro storico (in Piazza Velasca, dunque nell'area fra la Piazza del Duomo e l'Università degli Studi), progettata su 26 piani dallo Studio Bbpr nel 1955, è oggetto di un complesso restauro da parte di Hines, colosso immobiliare di origine statunitense con un patrimonio amministrato di 92,3 miliardi di dollari. Lo scopo ultimo è di aprire al pubblico un edificio storico, in precedenza solo privato.

Nell’ambito dell’operazione arriverà, al primo piano, il primo tenant e primo ristorante italiano dell’insegna nipponica Sushisamba, portatrice di tre cucine: giapponese, brasiliana e peruviana.

Invece, al 18° piano, troverà posto un secondo ristorante targato Sunset hospitality group (Shg), gruppo fondato nel 2011 e controllante dello stesso marchio Shushisamba. I due locali occuperanno 1.500 mq complessivi.

Sushisamba, fondato nel 1999 a New York, offrirà i suoi piatti tipici, nuove bevande, un'ampia selezione di vini, sakè e champagne, oltre all’intrattenimento. L’opening ufficiale è atteso per la primavera del 2024.

Attualmente, Sushisamba si trova a Las Vegas, all’Heron Tower e al Covent Garden di Londra, a Dubai, Doha e presto a Riyadh.

Shg, con sede a Dubai, opera in nove Paesi attraverso 26 marchi del settore dell’ospitalità e prevede di aumentare il suo portafoglio a più di 50 locali e di estendere la sua presenza a 14 nazioni entro il 2023.

E questo non è che l’inizio. Hines, infatti, che possiede la torre (tramite Hines european value fund Milan 1, fondo gestito da Prelios e da Hines Italy) prevede altri ingressi, come anticipa Mario Abbadessa senior managing director & country head di Hines Italy: «Quando abbiamo iniziato i lavori di restauro, avevamo ben chiaro l’obiettivo: restituire alla città una torre rinnovata e riqualificata in ottica di sostenibilità, sicurezza e vivibilità degli spazi nel rispetto del suo inestimabile valore storico. Si tratta di un passo importante per la Torre Velasca, destinata ad attrarre brand internazionali e a far vivere un’esperienza unica per Milano, i suoi cittadini e visitatori, che non dovranno più limitarsi ad ammirare l’iconico monumento dall’esterno, ma avranno invece la possibilità di godere di tutto ciò che esso offre».