Doppio finanziamento, per complessivi 15 milioni di euro, per Gennaro Auricchio società per azioni: 5 da Crédit agricole Italia e 10 da Banca Intesa San Paolo e Sace, di cui 9 con garanzia Supportitalia.

Entrambe a medio-lungo termine, le linee di credito sono dirette al potenziamento del ciclo produttivo e dei beni strumentali, grazie a nuove tecnologie e una nuova spinta all’internazionalizzazione del leader mondiale del provolone.

Già oggi l’incidenza dell’export – che raggiunge 60 Paesi - è superiore al 40% dei ricavi, con le Americhe a farla da padrone. Si aggiungono, come territori chiave, Australia, Europa, Emirati Arabi ed Estremo Oriente.

Il gruppo, fondato nel 1877 a San Giovanni Vesuviano dall’ambulante Gennaro Auricchio, ha sede a Modena e spazia su molti altri grandi formaggi della tradizione casearia nazionale: provolone, naturalmente, e poi pecorino, in molteplici varianti, Marzolino, Salva cremasco, Gorgonzola, Taleggio. Il tutto per un fatturato consolidato di 360 milioni di euro, 9 stabilimenti produttivi nel nostro Paese e due filiali estere, negli Usa e in Spagna.

«In questi anni di forti tensioni e incertezze ma caratterizzati anche dalla crescita del nostro sistema caseario oltre confine, ci sentiamo costantemente spinti allo sviluppo di soluzioni sostenibili che rendano i nostri prodotti anche sempre più accessibili – commenta il presidente, Antonio Auricchio, nipote del fondatore -. Non ci possiamo fermare, visto che la crescita è alla base di ogni azienda e strumenti finanziari come questi sono uno stimolo e un incentivo agli investimenti».

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