Un assegno stellare quello che un pool di banche ha staccato per Lavazza: ben 600 milioni di euro per una serie di progetti sostenibili. Il finanziamento è stato erogato da Bnl Bnp Paribas, Bnp Paribas Italia, Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Rabobank.

Intesa Sanpaolo - attraverso la divisione Imi corporate & investment banking - ha operato come istituto agente e come coordinatrice.

L’emissione è legata a specifici obiettivi Esg (Environmental, social and governance) del gruppo torinese, con la previsione di un meccanismo premiante collegato al raggiungimento di determinati parametri di sostenibilità.

Tecnicamente il finanziamento è articolato in una linea di credito a termine e in una di tipo ‘revolving’, con una durata di 5 anni.

Il gruppo, notoriamente il leader nazionale del caffè, ha reso noto, il 13 aprile 2022, i dati inerenti all’esercizio 2021, che evidenziano ricavi netti di 2.308 milioni di euro, in crescita dell’11% sul 2020, un margine Ebitda di 312 milioni (+23,3%), un utile netto di 105 (+44% rispetto al 2020), una posizione finanziaria netta positiva per 283 milioni di euro e una generazione di cassa operativa per 203 milioni.

Il giro d'affari, durante lo scorso esercizio, si è mantenuto in crescita in tutti i Paesi presidiati, Paesi che, una volta sommati, rappresentano il 70% dei ricavi.