Spinta da guerra e inflazione la marca del distributore torna a crescere nel primo trimestre 2022 a un ritmo superiore rispetto al totale mercato (+2,7% vs +1,6%) e riguadagna quota, malgrado un’inflazione media più elevata (2,3%). A dirlo è il XVIII Rapporto Marca by BolognaFiere, curato da Iri, e che, mercoledì 13 aprile, verrà presentato a Bologna, durante la seconda giornata della rassegna internazionale delle private label.

L’andamento positivo si era interrotto o, per lo meno arrestato, soprattutto nel periodo marzo-maggio 2021 e comunque dopo un 2020 straordinario, in cui la Mdd aveva raggiunto e superato la quota del 20%, toccando gli 11,8 miliardi di euro di vendite, poi leggermente calati, nel 2021, a 11,7 miliardi (-0,9%) e a una quota, in valore, del 19,8% (-0,3 punti).

Il futuro è specialistico

Va detto però, che a parte il rimbalzo negativo sul periodo più intenso della pandemia, il giro d’affari 2021 è stato superiore, di 9 punti percentuali, a quello del 2019, mentre la quota, in volume e sul totale referenze, ha toccato il 15%, con una progressione dello 0,3%, sempre in confronto al pre Covid.

Il rapporto evidenzia, poi, che le linee specialistiche e ad alto valore aggiunto confermano buone performance anche nel 2021: la fascia premium registra un +13,6% e gli alimenti funzionali un +6 per cento. Rallenta, invece, il bio che, dopo avere archiviato un 2020 con un +6,8%, si deve accontentare di un +1,5 per cento.

Il segmento dei marchi d’insegna, il più importante con il 69,9% di incidenza, subisce, sempre nel 2021, una contrazione del 3,2%, ma i livelli di fatturato restano superiori al dato 2019, con una crescita del 5,3 per cento.

Le misure dell'Europa

E in Europa? Secondo una stima, elaborata da Iplc Italia in esclusiva per Marca, il valore delle Mdd nei principali Paesi supera i 250 miliardi di euro e il dato è in salita in quasi tutte le categorie.

E c’è una relazione diretta tra la quota di vendita delle private label in una certa nazione e il relativo grado di sviluppo e concentrazione della Gdo. Dove la stima del valore risulta più elevata – Regno Unito (24%), Germania (22%), Francia (18%) e Spagna (11%) –, le prime due-tre insegne rappresentano oltre il 50% del mercato della moderna distribuzione.