Modena Online, Modena Today e Gazzetta di Modena, i tre quotidiani locali della città, hanno riferito puntualmente le cronache del cosiddetto “Codice Sitta”. Di cosa si tratta? In pratica di un codice comportamentale proposto dall’assessore allo Sviluppo economico Daniele Sitta. Il provvedimento - al quale le parti interessate avrebbero dovuto aderire il 19 settembre -  sembra per ora fermo. Il documento prevede il blocco delle aperture durante alcuni giorni festivi (1 gennaio, 25 aprile, 1 maggio, Pasqua e Lunedì di Pasqua, 15 agosto, 1 novembre, 25 e 26 dicembre), un piano di aperture straordinarie per insegna non superiore ai 30 giorni annui, e uno svincolo, per almeno i due terzi dei giorni festivi (novembre e dicembre esclusi) dagli obblighi orari imposti dai gestori dei centri commerciali ai negozi ubicati nelle gallerie.

Mentre la gdo non si è ancora pronunciata, i piccoli commercianti, le associazioni dei consumatori e i sindacati, si sono dimostrati favorevoli, ma hanno chiesto un ulteriore tavolo di confronto per migliorare il testo.

Comunque la si voglia pensare, la liberalizzazione Monti si sta dimostrando, alla prova dei fatti, un provvedimento affrettato, con un basso livello di norme attuative, che dà luogo a scontri quanto mai ambigui, in quanto è difficile stabilire chi ha ragione: da un lato c’è la crisi feroce (è di ieri il dato ministeriale ufficiale sulla contrazione del Pil nel 2012: -2,4%!)e dunque bisogna sfruttare ogni opportunità; dall’altro ci sono i sacrosanti diritti al riposo di chi lavora.

Intanto, a Milano, succede il contrario. Il Corsera ha dedicato un lungo articolo al primo caso di supermercato non stop (a parte ovviamente la catena Essere Benessere, il cui assortimento è però composto anche da molti generi farmaceutici e parafarmaceutici). Si tratta di Carrefour Express di Piazza Principessa Clotilde - zona Brera-Repubblica -, che ha raggiunto venerdì scorso il proprio record notturno: 450 consumatori. Anche qui i sindacati hanno dimostrato preoccupazione sulla sicurezza dei lavoratori. Ma almeno è stata trovata una soluzione accettabile. Due commessi volontari e due vigilantes bastano a mandare avanti la struttura.

Non sarebbe ora di fare un po’ di chiarezza, conciliando i diritti di tutti e non lasciando alle parti sociali il compito di decidere di volta in volta, secondo rapporti di forza quanto mai variabili?