La Cia (Confederazione italiana degli agricoltori) segnala in una nota a commento degli ultimi dati Istat su reddito e risparmi delle famiglie italiane che sul fronte degli acquisti domestici si è registrata lo scorso anno una totale stagnazione. La stima fatta dall'associazione indica in un -0,5 per cento la variazione dei volumi. La famiglia italiana, tuttavia, non solo continua a risparmiare anche a tavola, scegliendo ancor di più rispetto al passato la spesa negli hard discount. Ma modifica anche il carrello della spesa: meno carne (soprattutto quella bovina), pane, pasta, ortofrutta e vino; più latte e suoi derivati, olio d’oliva, uova e prodotti di IV gamma. In particolare, la Cia rileva che secondo le prime stime (i dati definitivi si avranno soltanto nei prossimi mesi) si evidenzia su base tendenziale (rispetto al 2009), una flessione del 2,3 per cento nella domanda di pane, 2,4 per cento per la pasta, 3,5 per cento per le carni bovine 0,8 per cento per la frutta, 0,6 per cento per gli ortaggi, 1,5 per cento per i prodotti ittici e 1,5 per cento per vini e spumanti. Una domanda più vivace, invece, si avrà per il latte e i derivati del latte (+0,8 per cento).