Tutto come da copione: Acque minerali d’Italia (marchi Norda, Gaudianello e Sangemini) , Clessidra e Magnetar firmano l’accordo per il passaggio di proprietà di Ami. I due investitori acquisiscono il controllo e immettono nuove risorse finanziarie nella società della famiglia Pessina, grazie a un aumento di capitale di 50 milioni di euro.

Questo dopo che il Tribunale di Milano, a fine 2021, aveva omologato il concordato preventivo di Ami e dopo che, a luglio 2021,con apposita comunicazione all'Agcm - e successivo via libera dell'Authority -, era già stata notificata l’acquisizione congiunta dell’80% del capitale - 56% all’americana Magnetar e 24% a Clessidra -, che si erano impegnati in un dettagliato piano di salvataggio.

In una nota, diffusa ieri, 17 febbraio, Mario Fera, amministratore delegato di Clessidra, spiega che «l'intesa con la famiglia Pessina (che conserva il restante 20 per cento, ndr.) rappresenta un’importante operazione nell’ambito dell’attività di Clessidra capital credit. Insieme a Magnetar abbiamo definito il rilancio dell’azienda in tempi rapidi. Crediamo fortemente in questo progetto e desideriamo dare nuovo impulso ad Ami e ai suoi marchi, tutti di grande potenziale, nel rispetto della sua storia e dei suoi valori. L’immissione di nuove risorse finanziarie e manageriali permetterà ad Ami di ridare vigore al proprio ruolo di leadership nel mercato in cui opera».

Contestualmente all’ingresso nel capitale, è stata definita la nuova governance, e il nuovo Cda ha nominato amministratore delegato Alessandro Frondella, entrato in azienda lo scorso settembre in qualità di direttore generale, e Matteo Siani, nel ruolo di chief financial officer.

Con 8 siti produttivi e 26 sorgenti, Acque minerali d’Italia - fondata nel 1968 - è uno dei leader nel settore delle minerali e soft drink e occupa una posizione di rilevo nei canali Gdo e Horeca.