Si è chiusa giovedì 12 maggio, a Parma, la 18° edizione di Cibus con 3.000 aziende espositrici su 130.000 mq, 72.000 visitatori, di cui 16.000 operatori esteri e 2.200 top buyer (nel 2014 i visitatori erano 67.000 e gli operatori esteri 13.000). Sono cifre indicative della voglia di ripresa, a partire soprattutto dal food, che è uno dei nostri portabandiera.

“È la migliore edizione di sempre, che ha raccolto il testimone di Expo2015 –commentata Elda Ghiretti, Cibus brand manager -. Il nostro comparto agroalimentare ha presentato circa 1.000 innovazioni di prodotto, pronte a conquistare i mercati esteri e recuperare posizioni sul mercato interno”.

Il prossimo appuntamento - che trasforma la rassegna da biennale in annuale - è nell’aprile del 2017 con ‘Cibus Connect’, un evento che comprende un forum internazionale con esperti di food and beverage da tutto il mondo e una forma espositiva light, finalizzata al rafforzamento del rapporto e delle relazioni con la grande distribuzione.

È stata presentata, fra l’altro, ‘Coop Italian Food Spa’, una nuova società, guidata da Domenico Brisigotti di Coop Italia, che ha l’obiettivo di diventare il punto di contatto più qualificato tra i produttori alimentari italiani e i player internazionali che intendono proporre il meglio dell’italian food. Coop mette in campo “reputazione e capacità di selezionare aziende e prodotti – ha spiegato Brisigotti -, per ricoprire le vesti di aggregatore dell’eccellenza alimentare nazionale e proporla ai singoli retailer internazionali nelle specifiche modalità richieste”.

Da segnalare inoltre il rinnovo contrattuale, per un decennio, tra Fiere di Parma e Federalimentare, un fatto che consentirà alle parti di varare una strategia di marketing collettiva di lungo periodo.