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Brunelli (Finiper) si allea con il Fondo strategico italiano
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Brunelli (Finiper) si allea con il Fondo strategico italiano
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Fondo Strategico Italiano Spa (FSI) e Canova 2007 Spa, holding di controllo del Gruppo Finiper detenuta da Marco Brunelli, ideatore dei più importanti centri commerciali in Italia, hanno siglato un documento di intesa per l’ingresso di FSI nel capitale di Finiper, una delle aziende leader nel settore della grande distribuzione organizzata, presente in Italia con 26 ipermercati a insegna “Iper, La Grande i” e 170 supermercati a insegna “Unes”. Il closing è previsto entro luglio 2013. Lazard è advisor dell’operazione.
Al perfezionamento dell’accordo, FSI sottoscriverà inizialmente un aumento di capitale per una quota di minoranza qualificata fino al 20% in Finiper, come primo passo di un percorso che prevede un possibile ulteriore apporto di capitali da parte di FSI, che rimarrebbe comunque in minoranza, a sostegno della crescita del Gruppo.
Con questa operazione FSI contribuirà all’apertura dell’azionariato di un Gruppo creato e sviluppato dalla visione del proprio fondatore, Marco Brunelli, ponendo le basi per la sua ulteriore crescita tramite consolidamento in un settore altamente frammentato ma strategico per la filiera agro-alimentare italiana.
In Italia i primi tre operatori detengono il 34% del mercato della grande distribuzione organizzata, rispetto al 60% della Gran Bretagna, il 58% della Germania ed il 55% di Francia e Spagna. La distribuzione moderna svolge un ruolo significativo nel supportare le Pmi fornitrici nel percorso di crescita.
Ma cos’è FSI esattamente? Tutto è molto trasparente per una volta. E sul sito di Fsi alla voce “chi siamo” si trovano le spiegazioni del caso: “Il Fondo Strategico Italiano Spa (FSI) è stato creato per Legge (Decreto Ministeriale 8 maggio 2011). E’ una holding di partecipazioni il cui azionista strategico è la Cassa Depositi e Prestiti, Spa pubblica (70% Ministero dell’Economia e delle Finanze, 30% Fondazioni di origine bancaria) attiva nel sostegno dell’economia e nello sviluppo infrastrutturale. Gli attuali fondi disponibili sono pari a 4 miliardi di euro ed il capitale obiettivo è pari a 7 miliardi di euro. FSI investe in imprese che abbiano l'obiettivo di crescere dimensionalmente, migliorare la propria efficienza e rafforzare la propria posizione competitiva sui mercati nazionali e internazionali. Opera acquisendo quote di minoranza imprese di rilevante interesse nazionale, che siano in equilibrio economico-finanziario e presentino adeguate prospettive di redditività e sviluppo. La politica di investimento di FSI prevede un orizzonte temporale di lungo periodo, un attivo coinvolgimento nella governance delle aziende partecipate, volto ad assicurare il perseguimento delle finalità dell'intervento. FSI ha come obiettivo il raggiungimento di rendimenti di mercato, tramite la combinazione di dividendi e aumento di valore dell'investimento. FSI è aperta a coinvestitori nelle singole operazioni di investimento”.
Insomma Marco Brunelli fa cassa e, forse, andrà alla guerra.
Al perfezionamento dell’accordo, FSI sottoscriverà inizialmente un aumento di capitale per una quota di minoranza qualificata fino al 20% in Finiper, come primo passo di un percorso che prevede un possibile ulteriore apporto di capitali da parte di FSI, che rimarrebbe comunque in minoranza, a sostegno della crescita del Gruppo.
Con questa operazione FSI contribuirà all’apertura dell’azionariato di un Gruppo creato e sviluppato dalla visione del proprio fondatore, Marco Brunelli, ponendo le basi per la sua ulteriore crescita tramite consolidamento in un settore altamente frammentato ma strategico per la filiera agro-alimentare italiana.
In Italia i primi tre operatori detengono il 34% del mercato della grande distribuzione organizzata, rispetto al 60% della Gran Bretagna, il 58% della Germania ed il 55% di Francia e Spagna. La distribuzione moderna svolge un ruolo significativo nel supportare le Pmi fornitrici nel percorso di crescita.
Ma cos’è FSI esattamente? Tutto è molto trasparente per una volta. E sul sito di Fsi alla voce “chi siamo” si trovano le spiegazioni del caso: “Il Fondo Strategico Italiano Spa (FSI) è stato creato per Legge (Decreto Ministeriale 8 maggio 2011). E’ una holding di partecipazioni il cui azionista strategico è la Cassa Depositi e Prestiti, Spa pubblica (70% Ministero dell’Economia e delle Finanze, 30% Fondazioni di origine bancaria) attiva nel sostegno dell’economia e nello sviluppo infrastrutturale. Gli attuali fondi disponibili sono pari a 4 miliardi di euro ed il capitale obiettivo è pari a 7 miliardi di euro. FSI investe in imprese che abbiano l'obiettivo di crescere dimensionalmente, migliorare la propria efficienza e rafforzare la propria posizione competitiva sui mercati nazionali e internazionali. Opera acquisendo quote di minoranza imprese di rilevante interesse nazionale, che siano in equilibrio economico-finanziario e presentino adeguate prospettive di redditività e sviluppo. La politica di investimento di FSI prevede un orizzonte temporale di lungo periodo, un attivo coinvolgimento nella governance delle aziende partecipate, volto ad assicurare il perseguimento delle finalità dell'intervento. FSI ha come obiettivo il raggiungimento di rendimenti di mercato, tramite la combinazione di dividendi e aumento di valore dell'investimento. FSI è aperta a coinvestitori nelle singole operazioni di investimento”.
Insomma Marco Brunelli fa cassa e, forse, andrà alla guerra.
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