BF, la holding di controllo di Bonifiche Ferraresi, la maggiore società agricola italiana, si mangia il couscous, con l'acquisizione del 100 per cento di Bia, specialista italiano di questo primo piatto di semola di grano e frumento duro, originario del Maghreb, ma diffuso in tutto il mondo.

A cedere l'azienda di Argenta, in provincia di Ferrara, è la società di gestione del risparmio Alto partners, che ne controllava il 95% del capitale, oltre a Gescad, azionista di minoranza, per il restante 5 per cento.

Bia, che opera in oltre 50 Paesi specie attraverso private label, alleanze con l'Horeca e produzioni personalizzate, ha una posizione di leadership nel segmento del couscous biologico e ha realizzato, nel 2021, un fatturato superiore ai 33 milioni di euro, in crescita sia rispetto al 2019, 30,4 milioni, sia in confronto ai 28 milioni del 2018. Conta tre stabilimenti per una produzione annua di 54 mila tonnellate.

Il corrispettivo per l’acquisto, di 20,5 milioni, sarà finanziato mediante l’utilizzo di mezzi propri.

«L'operazione – commenta l'ad di BF, Federico Vecchioni – si inserisce nel più ampio progetto di sviluppo di un polo cerealicolo nazionale attraverso l’integrazione delle società Ghigi 1870 (pasta), Milling Hub (macinazione del grano), Pasta Fabianelli di Castiglion Fiorentino (Arezzo), già parti del nostro gruppo. con lo scopo di creare sinergie e garantire il presidio sull’intera filiera del frumento italiano».

Il gruppo Bonifiche Ferraresi è un gigante con oltre 10 mila ettari di superficie agricola utile e vanta un fatturato di 284 miliardi. E' presente, fra l'altro, anche nel mondo consumer, con il marchio 'Le stagioni d'Italia', che comprende pasta, riso, legumi e cereali, olio extravergine d'oliva, conserve rosse, uova, tisane e infusi, miele.

Recentemente BF ha stipulato, inoltre, un accordo con Loacker, per la produzione di nocciole.

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