Parte il ‘redressement judiciaire’, la nostra amministrazione controllata, per Bio C’ Bon: lo ha stabilito il Tribunale di Parigi, che intende in questo modo, con l’insediamento del commissario straordinario Frédéric Abitbol, facilitare la procedura di scelta delle varie manifestazioni di interesse manifestate, a partire da giugno, dai possibili acquirenti.

Per primi si erano mossi i coniugi Moer e Soraya Zouari, gli imprenditori tunisini proprietari, da ottobre 2020 euro, del 43,3% di Picard, controllata in maggioranza da Lion Capital.

Gli Zouari erano talmente vicini alla meta da avere già nominato due advisor, le banche d’affari Messiers Maris e Associati e Lazard Frère, per condurre in porto l’affare.

Poco dopo si sono presentati altri aspiranti all’acquisto tra i quali Carrefour, leder indiscusso del bio in terra francese, e dell’insegna specializzata Naturalia di Gruppo Casino (34,6 miliardi di euro di fatturato nel 2019), oltre alle catene bio La Vie Claire et Biocoop.

Compito del commissario nominato dalla magistratura sarà appunto di indire un’offerta pubblica di acquisto e di perseguire così il migliore interesse dell'insegna che, pur essendo in difficoltà, specie a causa della concorrenza della Gdo generalista, resta il terzo operatore del canale specialistico, alle spalle, appunto, di Naturalia (600 punti vendita) e Biocoop (210).

Bio C’ Bon, controllato dall'immobiliare commerciale Marne et Finance e, per il 19,9%, dal al colosso distributivo nipponico Aeon, conta 158 negozi di proprietà nel mondo, di cui 16 in Italia, tutti in Lombardia. È attivo anche in Spagna, Svizzera, Belgio e Giappone.