Escono due grandi nomi del Consorzio di tutela aceto balsamico di Modena: Stefano Berni lascia la presidenza, seguito a ruota da Armando de Nigris, presidente dell’omonimo gruppo e consigliere del consorzio stesso. Le dimissioni di Berni sono arrivate durante il Cda di lunedì 12 giugno.

Le motivazioni, per De Nigris, sarebbero da ricercarsi – come anticipato da DM - nel clima ostile generato dai conflitti tra le singole aziende, i cui interessi hanno prevalso sullo spirito comune.

Per Berni la spiegazione è invece, secondo la nota ufficiale, il superlavoro. Nominato nel dicembre 2013, nonostante la sua posizione di direttore generale del Consorzio di tutela del Grana Padano, incarico che ha conservato, egli aveva accettato di assumere il ruolo in qualità di esperto esterno, per portare il suo bagaglio di conoscenza del settore Dop e Igp. Un incarico che, inizialmente, era stato pensato a breve termine, per accompagnare la fase di avvio e di impostazione della struttura consortile, ma che poi, in forza degli ottimi risultati, si è prolungato per circa 4 anni.

“Ma nel corso di questi anni – spiega il comunicato - le attività e il coinvolgimento del presidente sono notevolmente cresciuti richiedendo un impegno sempre maggiore, fino agli ultimi mesi, in cui si sono prospettati nuovi e gravosi impegni per l’intero Cda. In tale contesto Berni ha ritenuto di non essere più in condizione di garantire l’impegno e il tempo necessari per affrontare la soverchiante mole di lavoro”.

Berni lascia un comparto in buona salute, formato da 72 produttori per 900 milioni di fatturato. I dati confermano la forte propensione ai mercati esteri, dove affluisce il 92% della produzione, che copre 120 Paesi.

“Il Consorzio – precisa il documento - ha una struttura ben organizzata, un bilancio solido e notevolmente incrementato dagli importanti finanziamenti europei conseguiti nell’ultimo anno e si prepara a svolgere in Italia, negli Stati Uniti, in Francia e Germania grandi attività di comunicazione e promozione”.