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Auchan favorito nell'acquisto del ramo orientale di Real?

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Redazione
Secondo Soren Jensen, del quotidiano telematico tedesco “Manager Magazin Online”, Metro Retail Group avrebbe trovato un acquirente per i punti di vendita Real in Europa Orientale, ossia in Polonia, Romania, Russia, Turchia e Ucraina: il compratore più probabile sarebbe Auchan, con il suo elevato potenziale, pari a 44 miliardi di euro di giro di affari. Tuttavia in lizza ci sono anche la gigantesca Wal-Mart, il più importante retailer a livello mondiale, e Carrefour, gruppo con il quale i tedeschi erano già entrati in trattative tempo fa.

Metro non conferma e non smentisce. Dice a DM il portavoce ufficiale di Metro RG: "La nostra opinione su Real è invariata: grazie al riposizionamento di successo e alla stabilità delle prestazioni abbiamo diverse opzioni strategiche Siamo sensibili a tutti gli scenari teorici. Una vendita completa o in parte, nonché il mantenimento di Real all'interno del gruppo a lungo termine. Real ha un potenziale di business che può raggiungere un ritorno sulle vendite del 2-3%. Quindi la nostra priorità è sviluppare ulteriormente il business e sfruttarne il potenziale. Non commentiamo eventuali speculazioni sullo sviluppo del nostro portafoglio".

Real, con un totale di 426 punti di vendita in patria e un fatturato di 11,2  miliardi (2011) è focalizzata soprattutto sulla nazione tedesca, che incide per i tre quarti sul suo business. La regione orientale, dal canto suo, comprende 110 magazzini, che realizzano 2,9 miliardi di euro (in calo, secondo la stampa tedesca, del 4,3%). E proprio questo indebolimento spiegherebbe i motivi della possibile cessione, in un’area che per Metro Group si presenta invece come abbastanza strategica.

Il prezzo di acquisizione – alcuni parlano di 2 miliardi - non dovrebbe essere particolarmente alto, tenuto conto del trend negativo.

Certo per il gruppo Wal-Mart il deal sarebbe una bella occasione per rientrare in Germania, nazione dalla quale in passato ha dovuto andarsene in fretta e furia, dopo un breve e infausto intermezzo che ha comportato persino la cessione degli asset immobiliari.

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