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Vino, nel 2023 vendite nella Gdo oltre i 3 miliardi ma volumi -3,1%

Vino, nel 2023 vendite nella Gdo oltre i 3 miliardi ma volumi -3,1%
Vino, nel 2023 vendite nella Gdo oltre i 3 miliardi ma volumi -3,1%

Vino, nel 2023 vendite nella Gdo oltre i 3 miliardi ma volumi -3,1%

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

Più valore e meno volumi.

L’aumento dei prezzi e l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie presenta il conto: nel 2023 le vendite di vini e spumanti nella distribuzione moderna hanno segnato un aumento a valore del 2,6% a poco più di 3 miliardi di euro, ma un pesante calo a volume del 3,1. Le bottiglie vendute sono circa 1 miliardo. I dati di base sono di NielsenIQ, elaborati dall’Osservatorio Uiv-Ismea.

Il 2023 è stato un anno complicato secondo l’Osservatorio, ma che alla fine risulta coerente con il dato complessivo delle vendite di food che si è contratto di circa il 3%.

Spacchettando il dato generale di NielsenIQ, emerge che i vini fermi hanno perso a volume il 3,6% (con i rossi a -4,9%) e registrano l’11° trimestre consecutivo con il segno meno. Gli spumanti, pur con un azzeramento della crescita dei prezzi nell’ultimo trimestre, rimangono in linea di galleggiamento rispetto ai volumi venduti nell’anno precedente, ma solo grazie ai low cost Charmat non Prosecco (+7,1%), senza i quali la tipologia virerebbe in negativo di 2 punti.

Si beve molto meno
L’Osservatorio Uiv-Ismea svolge anche un’analisi di medio/lungo periodo che evidenzia il trend discendente dei consumi: i giovani bevono meno vino. Infatti rispetto a 5 anni fa (e dopo le impennate degli anni Covid) nella distribuzione moderna il calo dei consumi sfiora l’8%, l’equivalente di 100 milioni di bottiglie in buona parte a base di vini fermi (-11%) e liquorosi (-19%). I Dop, con un -2%, sono la categoria che di gran lunga cede meno, con bianchi (+3%) e rosati (+17%) che segnano luce verde. Fanno molto peggio gli Igt (-13%) ma soprattutto i vini comuni, picchiata a -17% e l’equivalente di 64 milioni di bottiglie in meno.

Infine l’e-commerce. Oggi gli acquisti online valgono il triplo rispetto al 2019, ma da 2 anni gli ordini si sono progressivamente sgonfiati, fino a perdere il 21% sul picco del 2021. Un calo fisiologico per un canale sull’ottovolante che pure ha attuato un significativo ribasso dei listini. Chi ordina online lo fa ricercando ancora di più la qualità (il prezzo medio al litro è superiore del 61% rispetto agli acquisti sugli scaffali) e compra più Dop e Igt ma soprattutto ordina più spumanti. Oggi l’e-commerce del vino rappresenta appena l’1,5% del totale acquisti in Gdo e retail.

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