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Unionalimentari: "bene i controlli a tappeto per le presenza di equino, ma evitiamo generalizzazioni inutili"
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Unionalimentari: "bene i controlli a tappeto per le presenza di equino, ma evitiamo generalizzazioni inutili"
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L’Unione Nazionale della Piccola e Media Industria Alimentare sottolinea come spesso possano essere colpevolizzate e danneggiate enormemente aziende che operano con quotidiana diligenza e buona fede. Le PMI alimentari basano inevitabilmente la propria attività sulla qualità dei prodotti e dei processi, a partire dalle materie prime e conseguentemente sulla selezione dei fornitori.
Non fa notizia il fatto che migliaia di controlli abbiano dato esiti di assenza di carne equina, la campagna mediatica in atto per colpa di qualche operatore disonesto, se ne verrà provata la colpa, che a sua volta ha frodato consumatori ed altre imprese consegnando prodotti con un ingrediente non dichiarato, sta mettendo in ginocchio un intero settore con migliaia di Aziende e decine di migliaia di addetti coinvolti.
Talune dichiarazioni riportate a mezzo stampa, in cui si sostiene l’assenza di controlli nella filiera, riteniamo dovrebbero essere meglio ponderate, in quanto ogni impresa alimentare adotta un proprio piano di autocontrollo sanitario a cui si aggiungono i controlli effettuati dalle autorità pubbliche, controlli su prodotti e processi che nel settore delle carni in particolare sono molto rigorosi e codificati, soprattutto in Italia. Ben venga quindi l’ulteriore innalzamento qualitativo dei controlli, ma attenzione a non demonizzare un settore dove gli operatori, soprattutto i piccoli e medi, si difendono principalmente con la qualità che producono, e che stanno pagando oggi un prezzo assurdo insieme a tutte le loro maestranze.
Non fa notizia il fatto che migliaia di controlli abbiano dato esiti di assenza di carne equina, la campagna mediatica in atto per colpa di qualche operatore disonesto, se ne verrà provata la colpa, che a sua volta ha frodato consumatori ed altre imprese consegnando prodotti con un ingrediente non dichiarato, sta mettendo in ginocchio un intero settore con migliaia di Aziende e decine di migliaia di addetti coinvolti.
Talune dichiarazioni riportate a mezzo stampa, in cui si sostiene l’assenza di controlli nella filiera, riteniamo dovrebbero essere meglio ponderate, in quanto ogni impresa alimentare adotta un proprio piano di autocontrollo sanitario a cui si aggiungono i controlli effettuati dalle autorità pubbliche, controlli su prodotti e processi che nel settore delle carni in particolare sono molto rigorosi e codificati, soprattutto in Italia. Ben venga quindi l’ulteriore innalzamento qualitativo dei controlli, ma attenzione a non demonizzare un settore dove gli operatori, soprattutto i piccoli e medi, si difendono principalmente con la qualità che producono, e che stanno pagando oggi un prezzo assurdo insieme a tutte le loro maestranze.
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