Con un ritmo di vendite sempre superiore a quello registrato nella campagna precedente, per la Fuji di pianura MelaPiù si è praticamente conclusa la campagna 2010/11. Partiti con un volume di prodotto marcabile maggiore del 19,8% rispetto a quello del raccolto 2009, le vendite di Fuji MelaPiù a inizio giugno (week 22) hanno fatto registrare un +18,9% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. In particolare, i quantitativi assorbiti dal canale normal trade hanno segnato un +24,5% e quelli assorbiti dalla distribuzione moderna un +15,7%.

La stagione commerciale MelaPiù riflette la regolarità fatta registrare in generale dal comparto melicolo, come desumibile dagli ultimi dati diffusi da Assomela, che parlano di giacenze inferiori dell’1,9% rispetto al 2010 e di una qualità del prodotto italiano ancora disponibile sul mercato molto buona.

Certamente i risultati commerciali sopra riportati sono anche il risultato della strategia e dell’investimento in promo-comunicazione portati avanti dal Consorzio nell’ultimo triennio. La campagna 2010/11 ha visto infatti MelaPiù protagonista per il terzo anno consecutivo di un Roadshow tra le principali piazze di collocamento italiane, nonché di una serie di Telepromozioni sulla seguitissima trasmissione di Canale 5 “Chi vuol esser milionario”. Il noto conduttore Gerri Scotti ha illustrato al grande pubblico le specificità di MelaPiù, portando una comunicazione impattante ed efficace ad una media di 3,5 milioni di telespettatori per puntata, con uno share medio del 15,2% (registrato durante la TLP), per un totale di 20.160.222 contatti.

Brand di nicchia nello scenario melicolo nazionale, MelaPiù prosegue la sua strategia dei piccoli passi e soprattutto del “poco ma buono”, che contraddistingue i volumi di mele quanto le azioni pubblicitarie a supporto. Una filosofia mai abbandonata dal Consorzio (anche nella valutazione delle richieste di adesione), sempre impegnato nel garantire il massimo della qualità di prodotto e di servizio ai suoi clienti, finali ed intermedi.