Quin e la prima filiera della quinoa, italiana e sostenibile
Quin e la prima filiera della quinoa, italiana e sostenibile
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Dal Sud America alle tavole di tutto il mondo.
È il percorso che negli ultimi anni ha visto l'ascesa della quinoa, pianta erbacea oggi annoverata tra i super food in virtù d'importanti proprietà nutritive e salutari. Una diffusione d'impatto mondiale che ha però determinato in Perù e Bolivia, paesi d'origine dello pseudo cereale, gravi problemi in termini di sfruttamento di terreno, risorse e persone. Ed è proprio a partire da questa consapevolezza che l’azienda agricola Tundo Sebastiano, di San Biagio di Argenta (Fe) ha deciso di creare Quin, la filiera italiana della quinoa. Un'idea e un progetto che ha trovato nel Pre Parco del Delta del Po un territorio ideale.
L'attività di Quin è interamente dedicata alla coltivazione e trasformazione della quinoa e dei prodotti da essi derivati. Nelle fertili Valli del Mezzano è trattato nel rispetto costante dei rigidi protocolli della coltivazione biologica, oltre che dei principi di conservazione e rotazione dei terreni, nell’ottica di generare un prodotto che oltre ad avere eccellenti caratteristiche nutrizionali e gusto-olfattive, sia anche eticamente sostenibile. La varietà coltivata si caratterizza per un basso contenuto di saponine – sostanza amara che ricopre naturalmente la maggior parte dei chicchi coltivati all'estero – e per questa ragione non viene decorticata consentendo il mantenimento di tutte le proprietà integrali del chicco: concentrazione di minerali e fibre, un sapore molto più profondo e ricco.
Successivamente alla coltivazione, allo stoccaggio e alla selezione, il prodotto viene trasformato in pasta e altri prodotti derivati.
Orgoglio e fiore all'occhiello di questa fase di trasformazione è anche e soprattutto la realizzazione della quinoa birrificata, un prodotto unico e naturalmente senza glutine. Tra le birre nate Quinoa Ipa, Quinoa Maqui e infine Quinoa Ale, dal delicato profumo di luppolo e dal sapore bilanciato.
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