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Prezzi, a maggio rallenta il carrello della spesa: +2% (da +2,3%)

Prezzi, a maggio rallenta il carrello della spesa: +2% (da +2,3%)
Prezzi, a maggio rallenta il carrello della spesa: +2% (da +2,3%)

Prezzi, a maggio rallenta il carrello della spesa: +2% (da +2,3%)

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

La debolezza della domanda frena gli aumenti dei prezzi.

Secondo le stime preliminari Istat, a maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,8% su base annua (come il mese precedente). Mentre nel carrello della spesa (comprende alimentari e prodotti per la cura della casa e della persona) la crescita dei prezzi rimane discreta anche se in decelerazione: +2% dal +2,3% di aprile. Segno che l’industria scarica gli ultimi aumenti sugli scaffali.
Secondo Istat, rallentano gli alimentari lavorati (da +2,5% a +2,1%) ma accelerano lievemente i non lavorati (da +2,2% a +2,3%).
Nell'Eurozona (20 Paesi) l'inflazione è più calda: a maggio è salita dal 2,4% al 2,6%. Nei paesi di riferimento, le stime per la Germania indicano un +2,4% e per la Francia + 2,2%.

Consumi deboli
Per Confesercenti, nonostante la frenata dell’inflazione, le famiglie si mostrano prudenti e “nei prossimi mesi potrebbero aumentare gradualmente la loro propensione al risparmio, smorzando la spinta che il recupero del potere d’acquisto fornirà alla spesa per consumi. Ma bisognerà attendere, probabilmente, la seconda parte dell’anno per assistere a qualche segnale più significativo”.

Anche Federdistribuzione sottolinea “nonostante la stabilizzazione dell’inflazione, i consumi rimangono ancora deboli, anche a causa di un contesto generale d’incertezza a cui si aggiungono gli effetti negativi dell’instabilità climatica registrata in queste settimane. In particolare, il ritardo dell’arrivo della stagione estiva nelle regioni settentrionali e la carenza di precipitazioni che genera siccità nel meridione, ha messo sotto pressione comparti come quello dell’abbigliamento e alcune produzioni agroalimentari stagionali”.
Stando alle rilevazioni di NielsenIQ, nei primi 4 mesi dell'anno le vendite di prodotti confezionati sono scivolate a volume dell'1,3%.

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