Pastificio Garofalo chiude il 2021 con un fatturato pari a 197 milioni di euro
Pastificio Garofalo chiude il 2021 con un fatturato pari a 197 milioni di euro
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Il pastificio Garofalo chiude il 2021 con un fatturato pari a 197 milioni di euro e con un Ebitda che si attesta al circa 10%.
Risultati che
fanno esprimere grande soddisfazione dell’azienda soprattutto in uno scenario
macroeconomico così complesso dovuto da una parte alla pandemia da Covid 19,
dall’altra a una spirale inflazionistica che spinge verso l’alto il costo delle
materie prime e alle tensioni causate dal conflitto tra Russia e Ucraina che
sta avendo ripercussioni su numerosi fronti.
L’anno di riferimento per il pastificio Garofalo rimane il 2019, in quanto il 2020 ha visto in Italia e all’estero un’esplosione dei consumi di pasta condizionati dei vari lockdown dovuti alla pandemia. Per l’azienda campana i risultati 2021 rispetto al 2020 sono in controtendenza al trend di mercato di vendita della pasta secca in Italia (-7,9% a volume e -3,5% a valore).
Il fatturato 2021, pari a 197 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al 2020, registra una crescita rispetto al 2019 di circa il 22%. L’Ebitda sui ricavi di vendita nel 2021 si attesta a circa il 10% in linea con il 2020, mentre rispetto al 2019 dove la percentuale era dell’11% in valore assoluto è in leggera crescita (+ 1 mln di euro circa).
Nel 2021 l’export rappresenta a valore circa il 56% circa (contro il 60% circa del 2020, e il 52% del 2019); sempre a valore: l’Italia e’ stabile rispetto al 2020 ma rispetto al 2019 registra un aumento del 9% circa; l’estero registra una riduzione del 18% circa ma rispetto al 2019 è a + 26% circa.
Pasta a marchio Garofalo a volume totale rispetto al 2020 -13%, rispetto al 2019 +24%: Italia rispetto al 2020 +2%; rispetto al 2019 +15%; estero rispetto al 2020 -24%; rispetto al 2019 +35%; Europa +6% rispetto al 2020; + 54% rispetto al 2019; USA -42% rispetto al 2020; + 29% rispetto al 2019;
«Il 2021 segna un sostanziale pareggio rispetto al 2020 ma sopra i dati 2019 pre-pandemia che si considera l’anno di confronto corretto, spogliato dalla innaturale fatturazione del 2020 - sottolinea Massimo Menna, Amministratore delegato del Pastificio Garofalo -. Sicuramente da oggi, ma in effetti già dagli ultimi mesi dell’anno passato, dovremo fare i conti con l’eccezionale aumento dei prezzi del grano, dell’energia e degli imballaggi, a cui si aggiungono problemi relativi all’export come ad esempio l’impennata del costo dei noli marittimi e dei ritardi nella consegna dei container. I risultati del 2021 non rappresentano per noi solo un traguardo ma anche un punto di partenza per affrontare un anno sfidante».
Importante inoltre l’impegno nel percorso di sostenibilità che, avviato nel 2019, ha coinvolto in generale tutta l’azienda e ha visto la pubblicazione nel 2020 del primo bilancio di sostenibilità.
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