I saldi si confermano ancora una volta uno strumento per fare autentici affari, acquistare cose utili o indispensabili, soprattutto nel campo dell’abbigliamento e delle calzature.

Tuttavia il 17% degli intervistati preferisce attendere a comperare quando il bene sarà effettivamente necessario.

Abbigliamento e calzature fanno la parte del leone con l’89% dei beni venduti durante i saldi. I prodotti per la cura della persona con il 20% e la telefonia con il 10%, seguono a grande distanza. Lo sconto minimo ritenuto accettabile ė del 33%.

A fronte di saldi eccessivi gli intervistati dichiarano che avrebbero dubbi sulla qualità dei prodotti, mentre oltre il 50% del campione ha controllato con attenzione lo scontrino di partenza. Fra coloro che non hanno fruito dei saldi ė interessante notare che il 17% si dichiara “senza soldi”.

Questi dati si collocano comunque in un contesto favorevole, in cui è fortemente in aumento l’aspettativa di risparmio a un anno, unitamente alla quota accantonabile mensilmente. Il livello di soddisfazione per la situazione del Paese ha registrato nell’ultimo mese un lieve incremento, mentre quello per la situazione personale ė rimasto stabile. Nei prossimi tre mesi la propensione a “spendere” ė prevista in aumento per i veicoli ed i beni semi durevoli, oltre che per la ristrutturazione edilizia.