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O.P. Consorzio Funghi di Treviso a Fruitlogistica
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A Fruitlogistica 2015 sarà presente anche il Consorzio Funghi Treviso che, insieme ad altre aziende del territorio, rappresenterà presso lo stand C10, PAD 2. la Regione Veneto a Berlino.
La manifestazione è l’appuntamento più importante per gli operatori del settore ortofrutta e per Consorzio Funghi Treviso sarà un’occasione imperdibile per presentare su un palcoscenico internazionale la sua gamma che comprende sia la produzione di funghi coltivati Champignon, Pleurotus, Pioppini e Cornucopiae che la quarta gamma fornita ai principali mercati ortofrutticoli d’Italia e alle più importanti catene di ipermercati, supermercati, discount, grandi magazzini nazionali e alle grandi industrie alimentari.
La produzione di O.P. Consorzio Funghi di Treviso è certificata secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008 sul sistema di gestione della qualità, UNI EN ISO 22005:2008 sulla rintracciabilità – secondo lo standard GLOBAL G.A.P. e secondo la norma volontaria di CSQA che prevede la difesa delle avversità fitosanitarie per mezzo della “produzione integrata” con la riduzione del 70% del residuo massimo consentito dei fitofarmaci. Parte della produzione si avvale infine della Certificazione Prodotto Biologico.
La manifestazione è l’appuntamento più importante per gli operatori del settore ortofrutta e per Consorzio Funghi Treviso sarà un’occasione imperdibile per presentare su un palcoscenico internazionale la sua gamma che comprende sia la produzione di funghi coltivati Champignon, Pleurotus, Pioppini e Cornucopiae che la quarta gamma fornita ai principali mercati ortofrutticoli d’Italia e alle più importanti catene di ipermercati, supermercati, discount, grandi magazzini nazionali e alle grandi industrie alimentari.
La produzione di O.P. Consorzio Funghi di Treviso è certificata secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008 sul sistema di gestione della qualità, UNI EN ISO 22005:2008 sulla rintracciabilità – secondo lo standard GLOBAL G.A.P. e secondo la norma volontaria di CSQA che prevede la difesa delle avversità fitosanitarie per mezzo della “produzione integrata” con la riduzione del 70% del residuo massimo consentito dei fitofarmaci. Parte della produzione si avvale infine della Certificazione Prodotto Biologico.
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