Cresce la superficie coltivata dai soci delle cooperative della Val Venosta che hanno deciso di aderire al progetto di sostenibilità ambientale e alla salvaguardia della biodiversità agraria.

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In linea con questo impegno, ad inizio 2018 è stato proposto ai contadini il progetto di rinuncia volontaria a tutti gli erbicidi e oggi si registra un’alta adesione spontanea: circa il 30% della superficie coltivata in Val Venosta è priva di erbicidi.

Un segnale fortemente positivo con dati in continua evoluzione che fa prevedere il coinvolgimento della totalità degli ettari del territorio entro pochi anni.

La progressiva rinuncia volontaria ai diserbanti è solo l’esempio più importante dei progetti pluriennali di tutela della biodiversità e di sostenibilità a cui VI.P ha aderito nell’ultimo anno:

«Mela Val Venosta partecipa anche al Rapporto Sostenibilità per tutta la frutticoltura dell’Alto Adige che, in collaborazione con l’istituto di ricerche per l’agricoltura biologica FIBL e con l’istituto Terra di Bressanone, si prefigge di dare risposte concrete e di elaborare in modo costruttivo strategie di lungo periodo per la produzione integrata e biologica», ha dichiarato il Presidente Oberhofer di VI.P.