Oltre un miliardo di chili di pasta all’anno sono prodotti con grano extracomunitario senza alcuna indicazione in etichetta poichè non è ancora obbligatorio indicare la provenienza della materia prima utilizzata. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, impegnata nella mobilitazione a difesa del made in Italy ai porti e alle frontiere, da cui emerge che il 40% del grano duro extracomunitario viene importato dal Canada, il 20% dal Messico, il 15% dagli Stati Uniti, il 14% dall’Australia e a seguire Turchia e Kazakistan. Il risultato è che un pacco di pasta su tre - secondo la Coldiretti - è realizzato con grano straniero all’insaputa dei consumatori.