L’estate non scalda i consumi: ad agosto -4,1% delle vendite al dettaglio
L’estate non scalda i consumi: ad agosto -4,1% delle vendite al dettaglio
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di Emanuele
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Estate flop per i consumi.
Ad agosto, secondo le rilevazioni preliminari Istat, le vendite al dettaglio su base annuale sono
aumentate per l’aumento dei prezzi del 2,4% a valore (2,7% a luglio) e sono calate del 4,1% a volume (4,5% a luglio).
Pesante il dato degli acquisti
di alimentari: sono aumentati (per effetto dell’inflazione) del 5,6% a valore,
ma si sono contratti del 4,1% a volume. I prodotti non food, rispettivamente, -0,3% e - 4,1%. Lo scorso luglio l’aumento dei prezzi nel carrello
della spesa era del +9,6%.
Nel non alimentare, l’aumento maggiore del valore riguarda i prodotti di
profumeria e cura della persona (+4,7%), in caduta libera invece
gli elettrodomestici (-6,9%), l’informatica e telefonia (-1,2%).
Quanto ai canali commerciali, rispetto ad agosto 2022, il valore delle vendite al dettaglio è in
crescita del 6,1% nei
supermercati e del 5,7% negli
ipermercati. Nei negozi low cost l’aumento dei prezzi è, in percentuale, più
pesante: +8,6% nei
discount. Le piccole superfici arretrano dello 0,2%. Infine, il commercio elettronico segna un
rimbalzino dell’1,2%.
In calo le vendite al dettaglio anche nell'Eurozona: ad agosto, su base
annua, è -2,1%, rispetto
al -1,2% indicato
dal consensus degli analisti.
Legge di bilancio
Per Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, i dati confermano “il perdurare di una situazione caratterizzata dalla debolezza dei consumi, con un andamento dei volumi di vendita soprattutto nel settore alimentare che rimane in terreno negativo. Il trend desta preoccupazione anche per l’impatto che si prefigura sull’ultimo trimestre dell’anno. Nell’attuale congiuntura economica che rimane complessa per le famiglie a causa del persistere degli elevati livelli inflattivi, si è attivato l’impegno concreto delle aziende della distribuzione Moderna con l’iniziativa promossa dal Governo del ‘Trimestre anti-inflazione’. È quindi fondamentale che anche la Legge di bilancio preveda misure volte a sostenere i redditi, per dare un aiuto alle famiglie e per ridare impulso ai consumi, dai quali dipende anche la tenuta delle filiere del made in Italy e dell’equilibrio economico di tante imprese”.
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