Italmopa, aumenta la richiesta di farine bio e integrali
Italmopa, aumenta la richiesta di farine bio e integrali
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In occasione dell’Assemblea Generale annuale svoltasi in data odierna, Italmopa, Associazione Industriali Mugnai d’Italia (Federalimentare – Confindustria) ha illustrato i dati relativi all’andamento del comparto molitorio nel 2018.
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Il volume dei prodotti dell’industria
molitoria (farine, semole e sottoprodotti della macinazione) ha superato
11 milioni di tonnellate, un quantitativo sostanzialmente stabile
(-0,1%) rispetto all’anno precedente, mentre il fatturato è stimato in
circa 3,539 miliardi di euro (+ 2,1 % rispetto al 2017), di cui 1,667
miliardi di euro (- 0,4 %) nel comparto della trasformazione del
frumento duro e 1,872 miliardi di euro (+4,4 %) nel comparto della
trasformazione del frumento tenero.
Per quanto riguarda
l’utilizzazione di farine di frumento tenero e di semole di frumento
duro si stima che, complessivamente, sia stata pari a 7.778.500 t.
Relativamente al comparto delle farine di frumento tenero, il mercato
interno ha registrato, nel 2018, una sostanziale stabilità. La
contrazione (-1,8%) riguardante le farine destinate alla panificazione è
stata pressoché interamente compensata da una maggiore domanda per le
farine destinate alla produzione di: sostituti del pane (+3,8%), pizza e
prodotti salati da forno (+1,6%) e biscotti/lievitati/prodotti da
forno/pasticceria (+2,6%).
Per quanto concerne il settore delle
semole di frumento duro, invece, il mercato interno ha fatto registrare,
nel 2018, una flessione riconducibile ad una frenata della domanda
dell’Industria pastaria (-0,9%) mentre risulta in crescita il consumo di
semola per la produzione di pane (+1,1 %) e per usi domestici (+1,4%).
È
proseguito, anche nel 2018, l’incremento dei consumi di prodotti
alimentari provenienti dall’utilizzo di tipologie di farine e semole
considerate salutistiche dai consumatori. Il trend è risultato tuttavia
più marcato nel comparto delle farine di frumento tenero rispetto a
quello delle semole di frumento duro e ha riguardato soprattutto la
farina integrale e la farina ottenuta da produzioni biologiche, ambedue
con tassi di crescita superiore al 10% rispetto al 2017. Buone
performances, anche se in percentuali meno significative, si registrano
per quanto riguarda gli sfarinati ‘innovativi’ e per quelli derivanti
dalla trasformazione di materie prime (frumento) nazionali o locali.
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